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Il Napoli gioca al tiro al bersaglio col Palermo anche se vince “solo” 1-0 su rigore

Il Napoli gioca al tiro al bersaglio col Palermo anche se vince “solo” 1-0 su rigore

Il tabellino è quello ideale. Palermo-Napoli 0-1, gol di Higuain su calcio di rigore. Lo svolgimento, ahinoi, non è quello di una squadra cinica che sfrutta la sua unica occasione. Non è da Napoli. Una squadra che gioca sempre a calcio, a tratti in maniera sublime, palla a terra, veloce, continue triangolazioni, sovrapposizioni. Un piacere per gli occhi. L’avversario non era dei più difficili ma in novanta minuti il Napoli ha rischiato davvero una sola volta, al termine del primo tempo con un rasoterra a giro di Vazquez ben deviato in angolo da Reina. Nell’unica occasione in cui i siciliani sono riusciti a eludere la difesa alta della squadra di Sarri. 

Il Napoli supera la prova di pressione psicologica e si riporta a meno tre dalla Juventus e a più cinque sulla Roma. Seconda vittoria consecutiva in campionato, gol numero 27 di Higuain che torna al gol su calcio di rigore. E tante reti sfiorate, dallo stesso Higuain, da Insigne, da Mertens. Con un Jorginho sontuoso in cabina di regia. Da lui è transitato tutto il gioco del Napoli. Alla fine della partita saranno 182 i palloni toccati. Imbarazzanti le percentuali di possesso palla, col 75% per gli azzurri. Diciotto tiri a cinque, sette a uno nello specchio. Insomma, una partita che si è giocata quasi sempre nella metà campo del Palermo. 

La cronaca. Rivedere Novellino in panchina contro il Napoli è sempre una strana sensazione, anche sedici anni dopo. La squadra di Sarri non si lascia emozionare e va vicino al gol già al primo minuto con la solita combinazione palla a terra che libera Allan sulla destra, cross basso che Sorrentino respinge debolmente per poi riuscire a deviare in angolo il tiro quasi a botta sicura di Insigne. È il trailer della partita.

Sarri schiera la formazione tipo. Novellino dà fiducia davanti a Gilardino e Quaison con Vazquez alle spalle. Il Napoli sfodera il consueto gioco palla a terra. Jorginho metronomo con 85 tocchi nel solo primo tempo, quanti Jajalo, Hiljemark, Gilardino, Vazquez, Quaison messi insieme. 

Il Napoli orchestra anche a destra, con Allan, Hysaj e Callejon mobili e presenti. Al 13esimo, però, si rende pericoloso da sinistra con un cross di Insigne che Allan sfiora soltanto. Il Palermo non si affaccia praticamente mai nella metà campo azzurra. Il Napoli colleziona calci d’angolo, Rocchi mette in guardia la difesa del Palermo dal continuare ad abbracciare i giocatori del Napoli e al 22esimo fischia un calcio di rigore per una trattenuta di Andelkovic su Albiol. Dal dischetto va Higuain calcia di esterno destro come Giordano in Napoli-Brescia. Uno a zero. 

L’inerzia della partita non cambia. Il Napoli continua ad avere il pallino del gioco. Anche se il Palermo si rende pericoloso due volte, entrambe con Hiljemark: la prima volta lo svedese scivola sul dischetto, la seconda calcia di destro al termine di un contropiede rosanero ben orchestrato ma Koulibaly è bravo a respingere.

Il Napoli continua a giocare palla a terra, Jorginho metronomo, tanti scambi di prima. E alla fine l’occasione migliore è per il Palermo. Al 43esimo parte sul filo di fuorigioco ma in posizione corretta; Gilardino allunga a Vazquez in area, sinistro a giro rasoterra che Reina è bravissimo a deviare in angolo.

Nella ripresa, cambia poco. Si gioca a una porta. Quasi a una metà campo. Il Palermo si mostra insidioso con due cross di Vazquez e nulla più. Tutti i cambi di Novellino si rivelano inutili. Il Napoli prova a raddoppiare con Higuain, prima defilato a destra che calcia su Sorrentino, poi ben servito da Callejon con un passaggio arretrato al centro. Il Napoli fa quasi accademia. Sfiora il gol con due azioni da scuola calcio. Al 55esimo scucchiaiata di Jorginho per Insigne che solo davanti a Sorrentino calcia male. Venti minuti dopo, azione simile con Higuain che serve Mertens (entrato al posto di Callejon), tiro al volo del belga respinto da Sorrentino.

In mezzo c’è tanto Napoli. Il Palermo, per provare un brivido in attacco, deve attendere un cross di Vazquez che sfugge alle mani di Reina. È quasi un tiro a segno. Higuain prova persino un improbabile pallonetto dopo un bel passaggio di David Lopez subentrato ad Hamsik. La squadra di Sarri accompagna la partita fino alla fine. Avrebbe potuto chiuderla prima ma non ha mai perduto il pallino del gioco. Doveva vincere e ha vinto. Non col minimo sforzo, perché non è da Napoli, ma correndo un solo rischio in novanta minuti. Stavolta Reina (diventato capitano dopo le uscite di Hamsik e Insigne) si è riscattato dalle distrazioni delle partite precedenti.

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