Per alcune settimane, soprattutto quelle a cavallo del big match del 13 febbraio, tutto il mondo del calcio italiano si è riempito la bocca con la storia del “campionato chiuso“, della “corsa a due” o del “duello per lo scudetto“. Napoli e Juventus, Juventus e Napoli: tutti a guardare lontano, lontanissimo, senza accorgersi che sono bastate due settimane di Serie A per riaprire un campionato che, in realtà, non era mai stato chiuso. Certo, nel conteggio pesa indubbiamente il fatto che sia stata giocata Juventus-Napoli, e che quindi una squadra, quella in testa, abbia perso e fatto recuperare punti a tutti ciò che stavano indietro, accorciando quindi una classifica che era lunga per davvero. Ma che, evidentemente, non lo era abbastanza. Poi vennero i pareggi della Juventus, a Bologna, e ancora degli azzurri, in casa col Milan, ed ecco che la classifica di testa torna a coinvolgere molti se non tutti. Facciamolo, questo confronto:
Dal primo al sesto posto alla 24esima:
Napoli 56
Juventus 54
Fiorentina 46
Inter 45
Roma 44
Milan 40
Dal primo al sesto posto alla vigilia della giornata in corso, che si concluderà proprio domani sera con il posticipo tra Fiorentina e Napoli:
Juventus 58
Napoli 57
Fiorentina 52
Roma 50
Inter 48
Milan 44
Aggiungi poi la vittoria della Roma in casa dell’Empoli, volendo anche quella del Milan contro il Torino, ed eccoti servita una classifica assolutamente inaspettata, imponderabile, impossibile solo tre settimane fa. È il bello del campionato italiano, baby. Anzi, in realtà è il bello di questo campionato: mai così aperto, mai così in bilico. Da quando esiste questa Juventus, ogni anno è sempre una gara a cercare di rendere la Serie A più aperta e combattuta rispetto all’edizione precedente. Quest’anno, la missione sembra davvero compiuta.
Fiorentina-Napoli, ma anche Juventus-Inter, diventano quindi decisive non solo in relazione a una lotta per il primato che potrebbe, improvvisamente e incredibilmente, riaprirsi anche alla squadra di Paulo Sousa e a una Roma in forma straripante (sei vittorie consecutive per i giallorossi di Spalletti), ma anche per il discorso della qualificazione alla Champions, diretta e non. Un’eventuale sconfitta del Napoli a Firenze porterebbe la Fiorentina a 55 punti, soli due in meno della squadra di Sarri. Con la Roma a 53, e lo scontro diretto in casa dei giallorossi alla quartultima giornata, la lotta con la squadra di Spalletti e con i viola potrebbe riguardare anche il secondo posto, che garantisce l’accesso alla Champions diretta.
L’altra faccia della medaglia riguarda la possibilità che tutto quello che si è riaperto potrebbe richiudersi, di nuovo. Un Napoli vincente a Firenze e una Juve che batte l’Inter in casa riallungherebbero la classifica per uno strappo forse decisivo, anche alla luce del calendario: nel prossimo turno, infatti, Roma e Fiorentina si affronteranno all’Olimpico in un match decisivo (questo sì, non definitivo ma decisivo) nella corsa al terzo posto. Alla 30esima, il 20 marzo, prima dell’ultima sosta, ci sarà invece lo scontro tra Roma e Inter, in casa dei giallorossi.
Come dire: Fiorentina-Napoli sarà una grande partita, un’occasione per entrambe di dare uno scossone a questo campionato. Ma lo sarà soprattutto per gli azzurri, che hanno da riscattarsi dall’ultimo periodo negativo. E che possono affermare, definitivamente, come questo sia un anno che si può chiudere guardando solo avanti, perdendo completamente di vista lo specchietto retrovisore e una macchina (viola, o giallorossa) che insegue. Prima la corsa e la pole position per la prossima Champions. Poi, magari, anche qualcos(o)’altro.