REINA – Un lancio alla Krol, fino all’area avversaria, per Insigne che poi non aggancia. Vince il suo duello personalissimo con Widmer. Un tiro parato nel primo tempo. Infine, come se niente fosse, allunga la mano su un colpo di testa velenoso, nella ripresa, salvando il risultato – 7
Ormai è talmente disimpegnato nelle partite che gira voce che la sera giochi coi figli a far rimbalzare le ciabatte sul muro per pararle con nonchalance pur di ricordarsi che di mestiere fa il portiere. Quella mano allungata sul colpo di testa ne è una prova: era uno schema provato con le babbucce di Grecia, Alma e Sira, mentre teneva in braccio Luca e Thiago in bilico sul sofà – 7
HYSAJ – È il primo leader di una destra che stavolta prevale sulla fascia sinistra, per geometrie e velocità. La chiusura ermetica dell’Udinese lo sospinge a cercare, come un po’ tutti, soluzioni personali. Due tiri nella ripresa, di cui il secondo più pericoloso, arginato da Karnezis. Nel finale si lascia sfuggire Ali Adnan – 7
Qualcuno giocava bene a destra e a sinistra perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopodomani il colpo di stato sicuramente – 7
ALBIOL – I due centrali si macchiano di giallo, per fare compagnia a Reina. Il cartellino di Raul è però provvidenziale su Aguirre. Soffre un po’ nel primo tempo. In ogni caso la personalità non manca – 6,5
Uno che si fa ammonire per evitare un contropiede ha tutta la mia stima. E poi mi sono emozionata quando al 33’ del secondo tempo ha accompagnato la palla fino all’area avversaria. Ora sì che si comporta da nazionale – 7
KOULIBALY – Dall’85’ in poi è un gigante oltre il senso della parola stessa, cara Ilaria. Di testa o di piede tocca e respinge sei palloni contati. Il suo giallo è effimero ed è un peccato perché salterà la seconda trasferta nella terra di Romeo e Giulietta: una mano alla Diego nell’area avversaria, su angolo – 7,5
La grande mano di Koulibaly. Non importa che non giocherà contro il Verona: sarà in campo contro l’Inter – 8
GHOULAM – Con una continuità impressionante, ripete sempre la stessa partita ad alto livello. Un esempio di come gli automatismi sarriti siano entrati nella testa e nel corpo della squadra – 7
È suo il cross che mette in moto lo sfarfalleggiamento di Callejon al 35’ del primo tempo. L’intenzione era perfetta – 7
ALLAN – Ispira Higuain che incrocia al 36’ del primo tempo, senza successo per un pelo davvero piccolo. Tenta anche lui le soluzioni personali per bucare il bunker udinese. Stratosferico il numero di palloni recuperati, che non perde nemmeno se cade – 7
Al 26’ del secondo tempo arriva sotto porta, cade, si rialza di forza e passa palla. 175 centimetri di altezza per 74 chili di peso eppure in campo sembra sovrastare tutti – 7,5
JORGINHO – Che intelligenza. Nel primo tempo appare più compassato per non farsi risucchiare dall’alta pressione bianconera. È lui che imbecca Higuain per l’uno a zero. Subito dopo, in difesa, ruba un pallone per la ripartenza. Lodi cerca di non farlo respirare, ma è fatica vana. Al 39’ del secondo tempo, sbaglia un passaggio e rimedia subito raddoppiando in difesa – 7,5
Colantuono gli piazza l’uomo addosso ma Sarri è più intelligente di lui a leggere la partita e libera definitivamente il soldato Filho – 7,5
HAMSIK – Attacca la profondità come può. Quando cambia idea aggira la difesa avversaria partendo da sinistra e arrivando al centro con un tiro – 6,5
L’anno scorso tirava dietro la gamba al minimo accenno di contrasto pericoloso. Oggi va in scivolata per avanzare con la palla. Grandezza sarriana – 7
CALLEJON – Fosse per il lavoro di copertura e di impostazione meriterebbe sette, Ilaria. Ma nel momento decisivo, là davanti, gli manca sempre qualcosa. Indeciso oppure evanescente, sotto la sufficienza. Facendo la media tra le due fasi è sei pieno – 6
Al 35’ del primo tempo liscia, bussa e acchiappa pure due farfalle col retino. Ma è generoso, Fabrizio, e preziosissimo. Come recupera lui nessuno. Ecco perché Sarri non se ne priva mai – 6,5
EL KADDOURI dal 32’ del secondo tempo – Ha una vocazione diversa da quella di Callejon ed è meno attaccante dell’ispanico. Tiene palla da trequartista e va bene lo stesso – 6
Ha stile. Rende tutto più semplice – 6,5
HIGUAIN – Vederlo vale da solo il prezzo del biglietto o dell’abbonamento tv a Sky. Certo, c’è la fantastica carambola del gol ma che galleria di giocate prima: una palla che rimbalza due volte sul petto, un aggancio di destro, l’immenso stop con cui poi lancia Callejon. Mostro, cannibale, marziano, fate voi – 8,5
L’altra volta, a Callejon, gli ha detto “mirame”, oggi, però, al 3’ del primo tempo, non ha “mirato” Hamsik che era da solo sotto porta. Al 18’ stoppa di petto, si gira al buio e colpisce il palo: era in fuorigioco, ma è possibile godere anche oltre la distanza. Al 27’ calcia addosso al portiere. Al 33’ è sua la magia che fa partire la fantastica doppia occasione Callejon-Hamsik. Suo è il 200simo gol, che definirlo pazzesco è dire poco, per come lo ha realizzato. E allora scompare tutto e ti ricordi del mostro che è. Poi, dopo la partita, l’apoteosi: parla di “titulo”, come se niente fosse. Ah, la concretezza spagnola. Qua si gioca per il titulo, mica per beneficenza! Niente retorica, pensiamoci a quel traguardo. Perché se il calcio è una questione di testa bisogna avere ben chiari gli obiettivi – 9
GABBIADINI dal 37’ del secondo tempo – Senza voto, troppo poco tempo.
Sarri gli sta prendendo le misure e ne ha bisogno per far rifiatare il Pipita – sv
INSIGNE – Sembra il pirata più efficace nell’arrembaggio iniziale, almeno fino al 15’ del primo tempo. Poi arretra, si accentra combinando poco, nel senso che si mantiene sotto i suoi altissimi standard – 6
E come al solito prende calci. Poi dice che parla troppo – 6
MERTENS dal 23’ del secondo tempo – Molesta con efficacia i bianconeri – 6,5
Diciamo che i bianconeri si sono un tantino spaventati – 6,5
SARRI – Il Napoli vince una partita complicata e lui a un certo punto fa anche l’albero di Natale con il quattro-tre-due-uno, quando Callejon e Insigne fanno più i trequartisti che gli esterni – 7
Da quando c’è Sarri sono dimagrita ancora. È che ogni 2-3 minuti c’è un’azione gol e allora muovi i fianchi di qua, ti sposti un po’ sulla sedia verso destra, poi verso sinistra, una mano alla cabeza, una alla cintura, muovi il bacino di qua, lo sposti un po’ di là, ti contorci fin nelle budella per un palo o per uno stop non finalizzato. Ritrai le gambe alle ginocchia per la tensione, poi le distendi quando sfuma l’azione. Salti in piedi al gol, ti pieghi sulle ginocchia ogni volta che solo sembra rete. È tutto un movimento di bacino e circonferenza, un godimento costante. Oggi abbiamo portato a casa tre punti fondamentali, e non solo per i risultati delle concorrenti, ma perché vincere contro una squadra ostica come l’Udinese e farlo 1-0 ti dà l’esatta dimensione del punto in cui è arrivata questa squadra: in campionato si va avanti anche così, con prestazioni di misura. Il bottino, anche oggi, con sette partite giocate in venti giorni, è pieno. Mai sosta fu più gradita – 9
ARBITRO CELI – Dispensa gialli a ripetizione, ma la partita non gli sfugge di mano – 7
Credo di essermi addormentata e di aver perso 4 minuti della partita. non riesco a giustificare altrimenti un recupero così lungo. Terribile la sensazione di aver perso 4 minuti di vita. Eccheccazz – 5