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“Allungò un piede e lo infilò nel sogno”. Sembra scritta per Gonzalo Higuain

“Allungò un piede e lo infilò nel sogno”. Sembra scritta per Gonzalo Higuain

Lo scrittore cileno Roberto Bolaño una volta disse: “Leggere è sempre più importante che scrivere.” (L’ultima conversazione, Sur, 2012), ed è senz’altro per questo motivo che ieri, mentre il Napoli giocava contro la Juve, io mi trovano nella Libreria Marco Polo di Venezia, che inaugurava la sua seconda sede. La libreria raddoppiava, come avrebbe fatto a un certo punto HIguain. Un tifoso del Napoli dentro a una libreria nuova può essere preda di visioni. Immaginate gli scaffali nuovi pieni zeppi di libri, sei lì, i libri più colorati che mai, con tutte le letterature del mondo che ti circondano, e ti senti avvolto, stupefatto, figlio di un linguaggio più grande, fratello di molti, come quando vai allo stadio. Ieri sera mentre facevo auguri agli amici librai, sceglievo dei libri, consultavo il telefono ad ogni occasione, pensavo al San Paolo e lo intuivo pieno, come la nuova libreria. Ogni libro per me era un tifoso del Napoli che mi sorrideva dagli spalti, ogni tifoso è una storia, ognuno è un libro. Il motivo, però, per cui ho accennato a Roberto Bolaño è anche per il suo modo di concepire la letteratura, la sua opera è un’immensa geografia, ogni libro non si esaurisce mai col finale, i personaggi di un racconto torneranno in un romanzo, o da un romanzo saranno anticipati. L’opera di Bolaño è come un campionato, ogni partita è un libro, ma un libro è compreso ed è condizionato da altri libri, come le partite o i personaggi. Insigne, ieri sera protagonista di una grande partita, autore di un gran gol e poi costretto a uscire per un infortunio, questo è il suo romanzo finito ieri, ma il nostro Lorenzo è destinato all’opera letteraria, a entrare a uscire, a ritornare e a farci sognare. Tornando alla prima frase, ovvero che la lettura è più importante della scrittura, non discutiamo, è vero, alla maggior parte dei lettori interessa più leggere che scrivere, molti di loro non hanno mai nemmeno provato a riempire un taccuino, per fortuna. Mi chiedo: guardare una partita è più importante che giocarla? La risposta è no, ovviamente. Questa è la grande differenza tra tifoso e lettore, ognuno di noi avrebbe voluto essere un calciatore, nei propri sogni, abbiamo guardato per rinuncia, perché non potevamo misurarci lì dove i capolavori si andavano a compiere. A quel punto bambini, adulti o ragazzini ci siamo innamorati.

In un libro che ho comprato ieri sera, Fotografie (La Nuova Frontiera, 2014) del formidabile scrittore argentino Rodolfo Walsh (il suo nome fa purtroppo parte della lunga – infinita – lista dei Desaparecidos), c’è una frase: “Allungò un piede e lo infilò nel sogno[…]”; come non pensare a Higuain, a quella corsa, alla sicurezza, alla precisione di quel diagonale di sinistro? Il piede allungato nel sogno è quello di Higuain, quelli che hanno fatto bei sogni stanotte siamo noi.

Gli appunti del drone Giggino

Scusate, ma che cosa è tutta questa gente? Mi manca l’aria, mi sono dovuto posizionare più in alto per respirare, solo che da qui non vedo molto bene. Sarri me lo aveva detto: “uagliò, stasera verranno”. Questi davvero sono venuti, è un bello spettacolo, col cuore di Drone spero sia destinato a ripetersi; col software spero di no perché non riesco a concentrarmi. Comunque ho capito che la pallina pazza blu ha segnato, deve essere stato pure un bel gol, poi ho visto che è scomparsa, dopo qualche minuto, ed è entrata quell’altra pallina semipazza e biondina. Il segnale è disturbato dal ciuffo di Calle, ma riesco a capire che li stiamo schiattando, in qualche maniera. Peccato, l’Ascoli è sempre stata una bella squadra, vabbè può capitare. Bella questa cosa che i nostri difensori (almeno da quassù così sembra) abbiano ridotto il numero di cazzate a una, massimo due a partita. Assa fa ‘a Maronna. Credo che Higuain abbia infilato un bellissimo gol, da quassù, da questo cielo pulito volevo fare i complimenti a Tata Martino per non averlo convocato, bravo, bravo, bravo. Niente, abbiamo preso pure un gol ma va bene così. Mr., passami ‘na sigaretta.

Notizie dall’Inghilterra (Quei bravi ragazzi)

Il Leicester ha appena perso 5 a 2 in casa con l’Arsenal. Il buon vecchio Gokhan non ha giocato, ma gli daranno 5,5 in pagella lo stesso, per non perdere l’abitudine, che 5,5 poi sono pure i gradi della Waller Beer. Visto come è andata la partita, ai ragazzi di Ranieri la birra è piaciuta. Il Watford, invece, gioca oggi, cosa accadrà? Ieri Britos e Behrami sono stati visti in centro a Londra mentre disputavano una gara di breakdance, ha vinto Britos ai punti, 5 in fronte a lui, tre sul ginocchio a Valon. Vi vogliamo bene, ragazzi.

Note a Margine:

–  Ho di nuovo scordato di nominare Zuniga, scusatemi ma me lo scordo.

–  Chissà se lo stadio si riempirà spesso, come ieri sera.

–  Stamattina ho mangiato una buonissima fetta di torta che dedico a Insigne.

–  La Juve tornerà forte, speriamo il più tardi possibile, amen.

–  #IoStoConSarri.
Gianni Montieri

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