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Davvero sarebbe ipotizzabile il ritorno di Marino a Napoli?

Oggi la Gazzetta dello Sport ipotizza un clamoroso ritorno a Napoli, quello di Pierpaolo Marino che proprio in settimana ha rescisso il contatto che lo legava all’Atalanta. Tutto può essere nel calcio così come è innegabile che il pensiero ha accarezzato la gran parte dei tifosi del Napoli al momento della sua rottura con la società bergamasca. Appare però poco probabile. De Laurentiis al momento ha varato una struttura societaria light che gli consente, come al solito, la formula dell’uomo solo al comando. Dopo la partenza di Marino, che avvenne nella stessa domenica dell’esonero di Donadoni, non c’è stato nessuno in società in grado di reggere la personalità del presidente. Anzi fu in quel momento che De Laurentiis assunse relamente le redini del Calcio Napoli. Fino a quel momento ne era stato il patron, il finanziatore, ma le chiavi della casa (non solo metaforicamente) erano in mano al dirigente che ormai trent’anni fa piazzò il colpo decisivo per il primo scudetto del Napoli: l’acquisto dalla Triestina di Ciccio Romano. Altro Napoli, altra struttura societaria, con Italo Allodi. 

Vedremo cos’accadrà. Una cosa è certa: dopo la partenza di Marino, la società Calcio Napoli ha avuto un solo dirigente: Aurelio De Laurentiis. È vero che lui preferisce lavorare con persone di fiducia. È altrettanto vero, però, che clamorosi ritorni in questi undici anni di Napoli non ne abbiamo visti. Anche se il presidente ha in ogni modo provato a convincere Reja a tornare in un ruolo che non fosse quello dell’allenatore.

La Gazzetta, comunque, lega il ritorno di Marino all’incapacità di Giuntoli di gestire il salto di categoria e alle sue inefficienze nella campagna cessioni della società azzurra con sette esuberi (El Kaddouri, Dumitru, Fideleff, De Guzman, Zuniga, Andujar, Rafael) che tali sono rimasti e anche in quella acquisti che – a detta della Gazzetta – si sarebbe impantanata su Maksimovic e Vrsaljko.

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