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Il conflitto di interesse di Collina con la federazione ucraina

Il conflitto di interesse di Collina con la federazione ucraina

Doverosa premessa per quei lettori (sul sito e sui social) che ci accusano di vittimismo preventivo. Il Napoli stasera se la giocherà alla pari e non temiamo l’arbitro. Ciò non ci esime dal riportare una notizia comunque interessante che oggi ha pubblicato Repubblica Napoli a firma Antonio Corbo.  

Corbo scrive che un collaboratore di Collina (designatore degli arbitri per la Uefa), Luciano Luci, vive a Kiev ed è consulente della federazione ucraina. Il tutto è avvenuto con l’autorizzazione di Michel Platini che – scrive Corbo – «non poteva negargli il consenso, avendo un concetto moderno del conflitto di interesse. Suo figlio Laurent, avvocato, in qualche modo è legato alla galassia di Nasser Al-Kelhaifi, presidente del Paris Saint Germain».

Collina, ricordo Corbo, non è nuovo a inciampi del genere. Era testimonial della Opel quando la casa di automobili era sponsor del Milan.

È una situazione comunque imbarazzante. Vale la pena ricordare – questo lo facciamo noi del Napolista – che nel 2010 Collina divenne supervisore degli arbitri in Ucraina. L’incarico gli fu conferito dal presidente della Federcalcio Grigoriy Surkis (di cui ieri ha scritto qui sul Napolista Carlo Maria Miele). Un incarico biennale che prevedeva il monitoraggio degli arbitraggi, la creazione di un programma di formazione per i direttori di gara.

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