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E venne il giorno del fallimento del Napoli

E venne il giorno del fallimento del Napoli

2 agosto 2004
Il Napoli fallisce nel silenzio del tribunale. La sentenza che mette fine alla storia del club è scritta in 30 pagine dalla Settima sezione, 20 anni dopo l’arrivo di Maradona. I giudici peró rinviano l’annuncio, dribblano i cronisti cambiando ascensore e depositano i documenti in cancelleria alle 14 e 59, un minuto prima della chiusura, in modo che nessuno possa leggere. Secondo indiscrezioni, i giudici si sono espressi contro il ricorso al Lodo Petrucci, che riporta il titolo per l’iscrizione al campionato nelle mani della Figc (vale 7 milioni), ma che il tribunale vorrebbe per sé a garanzia dei creditori, che vanno dalla agenzia di viaggi Airon Jet (18mila euro) alla Italstage, che per 36mila euro montó il palco in Piazza Plebiscito per la presentazione della squadra.

Restano senza lavoro venti dipendenti e due collaboratori tra addetti alla segreteria, magazzinieri e cuochi. Il piú noto di tutti è il massaggiatore Salvatore Carmando. Ma nessuna comunicazione ufficiale hanno ricevuto dal Napoli.
Il Ciuccio

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