La spedizione dei tifosi napoletani verso Roma era già in movimento nelle prime ore del mattino. Il Napoli, in serie B, aveva compiuto l’impresa: squadra cadetta finalista in Coppa Italia, contro la Spal, nell’estate del 1962. E sull’immediato orizzonte, anche il profilo del possibilissimo ritorno in A. Ore di viaggio in pullman o in treno, l’arrivo e il percorso per le strade verso lo stadio tra bandiere al vento e cartelli ironici. Dai marciapedi, risposte sorridenti in romanesco. La partita si snodò in un’aria estiva, sospinta dal sostegno ribollente dei tifosi in trasferta. Una punizione dal limite per il Napoli. Corelli, mediano alto e dinamico, andò al tiro. Ne scaturì una “cagliosa” forte e tesa, un sasso rotondo che superò barriera e mani protese del portiere spallino. Gran festa tra i supporters azzurri, troncata però dal successivo pareggio ferrarese. Ma in campo c’era un Napoli determinato. E toccò a Ronzon segnare il gol della vittoria e della Coppa conquistata. Tripudio sulle scale e festa grande a Napoli, in Galleria, dove stazionava una gran folla accorsa per sentire la cronaca del match diffusa da altoparlanti installati sulle finestre della storica redazione del “Mattino”. Grida di gioia, entusiasmo, felicità. Un’onda di letizia a vibrante conforto della delusione per la caduta in B. Fu in quella atmosfera che, d’improvviso, sotto le arcate e le finestre della redazione, un giovane magro e dallo sguardo acceso venne issato sulle spalle di due amici suoi. Chiese silenzio e replicò, a viva voce, il racconto dei gol, ripetendolo in continuazione. Privilegiava la prima rete azzurra, gridando così: “Punizione dal limite per il Napoli. Chi tira? Ah, ecco Corelli. Fischia l’arbitro, tira Corelli, goooool!” E a quel punto dalla folla che ancora stazionava in Galleria erompeva un urlo da stadio che, rimbalzando sotto le volte, acquistava una intensità impressionante. Goooool!….. Finito l’urlo corale, riprendeva di nuovo la mini-cronaca: “tiro di Corelli, gooool!” Sempre il racconto della stessa azione, dal sapore magico. Andò avanti così per tutta la sera. Il gol della vittoria lo aveva segnato Ronzon. Ma fu la rete siglata da Corelli ad assumere un valore assoluto, il primo gradino della gioia, con i caratteri di un simbolo vocale collettivo, l’urlo del grande amore. Il Napoli aveva conquistato la Coppa Italia. Mimmo Liguoro
La prima Coppa Italia vissuta in Galleria, dagli altoparlanti del Mattino
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