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Le pagelle / Albiol e Mertens che giocatori. Rafa sta “guarendo” persino Fernandez

Le pagelle di Napoli-Torino 2-0 REINA 7 – Tre grandi parate. Prodigiosa quella sulla punizione di Cerci, in volo e coi pugni sui tiri di Meggiorini. Solita sicurezza. La verità? Quest’uomo è un pazzo. C’ha l’incoscienza e la sicurezza di un folle. Si vede da come para i rigori, da come li aspetta, anzi, da come para fortissimo le pallonate fortissime che gli tirano, da come esulta quando segniamo, dagli occhi che fa quando richiama tutti agli ordini. È un incosciente. Uno che ama la vita. È pazzo puro. E fa impazzire me – 8 MAGGIO 6,5 – Sempre più in forma. Buoni i cross, stavolta. Eccellente tenuta difensiva con interventi decisivi su Bellomo e Barreto. È bike, tornerà super – 6,5 FERNANDEZ 7 – Impeccabile, sicuro anche quando avanza. Procura il rigore del 2-0 con un tiro nell’area torinese su corner. Perfetto negli anticipi. Ammonito al 45’ per un contrasto duro su Bellomo. Rilanciato alla grande da Benitez. E chi se lo pensava che Fernandez poteva stare in campo così? – 6,5 ALBIOL 7 – Un difensore che domina con classe e sicurezza. Due, tre interventi decisivi. Testa alta, imposta con disinvoltura. Perfetta l’intesa con Fernandez nel gioco di chi va avanti e chi copre. Questo è proprio giocatore di pallone. Che classe, Mimmù! – 8 ARMERO 5,5 – Prezioso in fase difensiva fronteggiando le discese di D’Ambrosio. In attacco sbaglia ripetutamente il cross. Sembrava ubriaco – 5 INLER 7 – Copre e imposta l’attacco. Partita molto concreta con molti palloni giocati. Un gran tiro fuori bersaglio. In altre occasioni, apprestandosi a concludere da fuori area perde il tempo della battuta e si fa circondare. Se non fosse per quello che ha falciato, il torinese… – 6,5 DZEMAILI 6,5 – Non c’è Behrami e deve giocare in copertura. Lo fa con grande disciplina tattica, limitando gli spunti offensivi. Un gran lancio per Insigne. Battuta sulla barriera una punizione dal limite. Un (s)porco lavoro – 6,5 MERTENS 8 – Un partitone. Pressa, corre, salta l’avversario, recupera, sprinta sulla fascia destra. Si procura il rigore dell’1-0. Prende la scena dall’inizio impegnando la difesa del Torino. Batte i calci d’angolo. Serve a Higuain due palloni che l’argentino conclude a fil di palo la prima volta, parato il secondo tiro. Invita al gol anche Hamsik che spedisce fuori. Grande conclusione al 69’ sventata da Padelli in angolo. Non si ferma un momento. Esce al 75’. Questo, secondo me, è fortissimo. È cresciuto giornata dopo giornata, instancabile, tattico, assist man, c’ha una forza e una grinta che lascia stecchiti. Una gioia e una bellezza solo guardarlo in campo e pensare: “è nostro” – 10 PANDEV 6 – Entra per far rifiatare Mertens. Un assist per Insigne. Si invola solitario per il gol, ma viene abbattuto da Basha prima dell’area (87’ espulso l’albanese). Nel recupero, dribbla due avversari nell’area granata e Maksinovic gli devia in angolo la conclusione. Un buon Goran – 6 HAMSIK 7 – Una partita molto tattica. Protegge il centrocampo per l’assenza di Behrami. Ma arretra anche per avere palla e impostare l’attacco. Una conclusione deviata in angolo alla mezz’ora. Fuori oltre il palo lungo il bel tiro da destra al 49’. Non è fortunato al tiro: un’altra conclusione deviata in corner da un difensore (56’). Fa un gran lavoro, molto presente nella sua zona. Esce nel finale. Si sta lentamente rimaterializzando in campo – 6,5 ZAPATA 6 – Entra all’80’ per Hamsik. È sempre poco reattivo, ma si impegna di più. Dopo il gol di Marsiglia cerca la conclusione che gli viene rimpallata. Buon recupero difensivo davanti all’area azzurra. Ha pigliato coraggio – 6 INSIGNE 6,5 – Deve fronteggiare in prima battuta le discese di D’Ambrosio sulla sua fascia ed è meno lucido in attacco, ma prezioso nei rientri. Cerca il gol in più occasioni. Perde il tempo della battuta al 6’. A porta vuota non è fortunato (37’ D’Ambrosio salva di schiena). Dribbla due difensori, ma il rimpallo lo tradisce al momento del tiro (60’). Conclude alto (67’), un po’ egoista, c’era Higuain libero a destra. Parata la conclusione del 77’ dopo uno scambio stretto con Pandev. Marò, Nenni’, e che ti si’ magnat… – 6,5 HIGUAIN 7 – Va in gol con due rigori perfetti ed è ben dentro la partita. Comincia correndo e pressando i difensori torinesi. A fil di palo la conclusione del 22’, parato il tiro del 28’. Buona condizione. Perde l’ultima battuta dopo due dribbling consecutivi nell’area del Torino (61’). Prima doppietta e 5 gol in campionato. Esce nel finale. Erano anni che non guardavo un rigore senza coprirmi la faccia. Erano anni che non lo facevo per due volte di seguito nella stessa partita. Erano anni che, al fischio del rigore, non mi prendevano gli spasmi muscolari al pensiero dell’occasione che avremmo di lì a poco sprecato. Erano anni che non vedevo segnare con quella sicurezza, e forza, e con quel sorriso sulle labbra prima del primo tiro. Erano anni anche che non ci davano due rigori. Uno dei due forse non c’era, ma sentirsi come si sentono gli juventini ogni domenica da anni è un’emozione nuova. Andava provata – 8 CALLEJON 6,5 – Entra per Higuain al 67’ e gioca da prima punta come vuole Benitez. Su assist di Hamsik impegna Padelli con una gran conclusione. Con l’ingresso di Pandev si sposta sulla fascia destra. Sempre attivo. Ottimo lo scambio Higuain-Callejon. Spagna per Spagna, e il Napoli avanza – 7 BENITEZ 7 – Fa giostrare tutti gli uomini che può. Non esclude nessuno. In panchina non si soffre perché il tecnico dà un’occasione a tutti. Vuole tutta la “rosa” pronta a dare il massimo. Ha grandi risposte da Fernandez, che rilancia, da Mertens, il migliore in campo, da Callejon quando lo fa entrare da prima punta al posto di Higuain. Prova tutte le soluzioni tattiche con la squadra avanti due a zero. Impiega Pandev dal 75’ e fa entrare ancora Zapata negli ultimi dieci minuti. Un gran maestro nel gestire tutti gli uomini. Vargas, Donadel, e tutti voialtri che abbiamo massacrato per mesi, che abbiamo mandato a fare in culo chissà quante volte, perdonateci. Forse, con Rafa, anche voi avreste avuto una possibilità, non sareste scaduti miseramente così. Forse è questa la parte più difficile che deve fare un allenatore: insegnargli ad avere fiducia, a tutti, insegnargli che c’è un tempo per ognuno, che ciascuno è un ingranaggio importante del meccanismo complessivo. Rispettare, dare fiducia. Siamo al 70%, dice lui. Per me anche al 60. La strada è ancora lunghissima. La Roma si sfalderà. Sin prisa pero sin pausa e senza scavarsi la fossa prima del tempo – 9 MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

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