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Arrendiamoci, ha vinto De Laurentiis

Va bene, basta così, è finita. The End. Antiaureliani di tutto il mondo, uscite fuori uno alla volta con le mani alzate, hanno promesso di trattarci bene, non ci saranno vendette. Amici, ve lo devo dire chiaramente: abbiamo perso. Hanno vinto loro. Ha vinto Aurelio con le sue truppe cammellate. Adesso marciano su piazza Plebiscito gridando forte i loro slogan: “Ferplei finanziario”. “Abbiamo speso più di tutti”. “E le altre si sono indebolite”. Higuain è megli’e Cavani”. “Callejon è un campione…”.
E’ stata una battaglia dura, forse era giusto combatterla, non rinneghiamo niente, ma adesso smettiamola altrimenti facciamo la figura dei Don Chisciotte, o degli ultimi giapponesi.
Ve lo ripeto: Aurelio ha vinto. Ecco perché:
ha venduto il nostro miglior giocatore terrestre di tutti i tempi e non è stato preso a male parole. Anzi, viene lodato.
Ha annunciato investimenti per 124 milioni e poi ne ha cacciati sì e no un’ottantina, e nessuno gli ha detto niente.
Ha preso in giro Benitez manco fosse un Reja qualunque, e Rafa si è stato pure zitto.
Ha fatto credere di essere pronto a spendere 30 milioni per un attaccante di primo piano, poi ha comprato uno sconosciuto per 5-6 milioni. Tifosi e stampa in delirio.
Ha detto che Matri era vecchio e nessuno gli ha ricordato l’età di Gamberini e Mesto, presi solo un anno fa.
Aveva quasi chiuso per Astori, poi ha pensato che tanto valeva fingere che Fernandez fosse un calciatore. Tutto a posto.
Ha finto di trattare Gonalons, poi però avendo Radosevic…
Ci ha illuso con Skrtel e Mascherano, ma ora sono tutti d’accordo, costavano troppo, su, eddai…
Ci ha lasciato per il quinto anno di seguito con tre centrocampisti per due ruoli. Che bello!
Ha detto che il suo miglior acquisto è Benitez. Sono bastati sei passaggi consecutivi contro il Bologna e tutti hanno gridato al miracolo ed esclamato: “Mo sì! Ha ragione Aurelio”.
Ha fatto riscrivere il nostro inno in versione Tamar Dance, e nessuno ha lasciato lo stadio.
Ha presentato delle orride maglie mimetiche. Zero pernacchi e file di
acquirenti nei Napoli Store.
Ha detto che magari compra a gennaio. Nessuno ha fatto l’elenco degli acquisti invernali: Datolo, Mascara, Ruiz, Vargas, Calaiò, Rolando…
Il 31 gennaio 2014 annuncerà l’arrivo di Juan Pisquan Lotez. In migliaia a Capodichino per accoglierlo. Il giorno dopo, sul web impazzerà una canzoncina dedicata al nuovo acquisto.
Abbiamo perso, ragazzi. Il banco vince sempre e non ci rimette mai. Come direbbe Trapani: Forza Napoli sempre.

Giulio Spadetta

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