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Che tristezza i tifosi cinesi di Napoli e Juventus

Ho visto le prime immagini di Juve e Napoli in Cina. A parte l’arrivo con il cartello 30 per gli juventini ed uno stranissimo ragazzo che conosceva poco o nulla del Matador Cavani, posso dire che mi hanno fatto un po’ di tristezza. Faccio salva la buona fede dei “nostri” e dei “loro” tifosi ma a me molti sembrano prezzolati, con una maglia addosso per fare un po’ di colore ad una Supercoppa che forse, con il passare del tempo, sta perdendo un po’ di appeal con questa formulazione. Tutto ciò nonostante l’indiscussofascino dell’oriente. Non voglio entrare in disquisizioni di marketing e quant’altro ma sentire un manipolo di cinesi che cantano “chi non salta è napoletano” mi fa un po’ sorridere. E poi quelle maglie di Montervino e Grava. Non so se valutarle come quelle di un tifoso doc, oppure di qualcuno al quale sono state affidate per sventolarle. La verità è questa coppa giocata a Pechino non è che “se ne scende”  molto. Il primo appuntamento della stagione, contro la Juventus ma vissuto dall’altra parte del globo. Si dirà che il calcio italiano ha bisogno di conquistare nuovi mercati. Va bene, ma non è meglio un torneo, magari anche con squadre blasonate piuttosto che vendere un’attesa fatta di tanta ipocrisia?

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