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Come li saluto in ufficio? Con il tre o dicendo che abbiamo rubato?

E’ un bene che qui si sia giocato di sabato, così ho tutta la domenica per valutare come approcciare i colleghi interisti lunedì in ufficio…
Potrei salutarli con il gesto delle tre dita della mano, che per due anni è stato riservato ai colleghi juventini e che quest’anno sembra legittimamente riproponibile anche a milanisti e interisti… no, sarebbe troppo banale…
Potrei allora tentare di spiegare cosa vuol dire per me espugnare per la prima volta San Siro da quando vivo a Milano (troppi anni!)… ma no, non capirebbero…
Potrei descrivere loro la serata vissuta nel settore ospiti ed il coro più bello che mi è rimasto in testa: “siete ospiti, siete ospiti”… E sì, perché ieri sera gli ospiti erano loro e San Siro era invasa da un’onda azzurra! E potrei chiedere a tutti loro, che ritengono il Meazza uno stadio bellissimo, se sono mai stati nel settore ospiti… in quella grigia piccionaia intrappolata da grate e da enormi plexiglass, lassù in alto dove la partita si vede come da un elicottero… E’ come se al San Paolo gli ospiti li chiudessimo in una gabbia e li mettessimo sul Vesuvio, che da lì la visuale è più o meno la stessa… Viva l’ospitalità! Che bello sarebbe se venisse introdotta una nuova regola (dopo la novità che chi ne segna tre porta a casa il pallone): se una squadra rifila tre palloni a San Siro, nella partita successiva i propri tifosi potranno invadere comodamente tutto lo stadio, e quelli di casa dovranno invece passare una serata nel settore ospiti…così, tanto per rendersi conto, per vedere l’effetto che fa… No, forse no, questo approccio sarebbe veramente indelicato, meglio non toccarglielo il Meazza appena espugnato, violato, ripulito, svuotato, potrebbero non resistere a questo colpo basso…
Ma sì, ci sono, ho trovato come comportarmi! Dovrò tenere a mente che l’interista ama piangere e, nonostante ci sia abituato (a parte il breve lustro di vittorie iniziato con gli scudetti di cartone…), non sa perdere! Ricordo ancora, da ragazzo, quell’interista che ai tempi del Pibe la domenica a casa mia non si faceva mai vedere, salvo presentarsi una volta d’estate con la videocassetta dei gol dell’Inter dei record di Trapattoni…
E allora sì, in settimana (anzi, vista la sosta, per ben due settimane!) terrò un profilo basso, politicamente corretto: affermerò con decisione che avrebbero meritato di vincere loro, che sono stati nettamente più forti, con una difesa inviolabile, un centrocampo che riusciva sempre a fermare i nostri ragazzi terribili senza commettere mai fallo, un Pazzini che avvicinava sempre il piedino verso la testa del nostro portierone, non per colpirlo, ma solo per mostrargli l’ultimo paio di scarpe fashion comprate in via Montenapoleone!
E ancora che se non fosse stato per l’arbitro con i fuori gioco, le ammonizioni, i falli iniziati fuori area, l’inferiorità numerica, il rigore (sì, sì, era proprio da ritirare più volte…), ecc. ecc. ecc.
E che la verità è che il nostro presidente, che dai tifosi è sempre accusato di non “cacciare ‘e sord”, stavolta ha voluto spendere, comprando l’arbitro. Ed ormai è anche ben visto dal “palazzo”, nonostante sia stato l’unico contrario alla svendita dei diritti televisivi apostrofando tutti i suoi colleghi con epiteti da inno del corpo sciolto, prima di scappare via in motorino… insomma fingerò di ammettere (godendo, godendo tanto…) che abbiamo rubato!

Stefano Sibilio

PS: dopo la mano di Dio agli inglesi, gesto peraltro più che compensato nella stessa partita dal gol più bello della storia, Lui ci ha insegnato che “rubare in casa dei ladri non è reato!”

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