Venerdì scorso, appena uscito dall’ufficio squilla il telefonino:
Ciao Pasquà, so’ Adriano, ho letto di quel tuo desiderio sul Napolista, e guarda che per le cinque saranno qui al mio negozio Hamsik e Cannavaro, ce la fai a stare qui assieme ai tuoi nipotini?
Ma come faccio, sono le quattro e mezza passate, e tu ti trovi a Nola.
Se è per questo, non ti preoccupare: questi normalmente viaggiano con due ore di ritardo sugli appuntamenti.
Così allerto subito mio figlio, che si precipita a casa a prelevare i bambini, e assieme alla mammina, si avvia verso il grande centro commerciale di Nola.
Ufficialmente nessuno dovrebbe sapere della visita dei due calciatori, ma già all’uscita dell’asse mediano c’è una strana fila di autovetture. Raggiunto il parcheggio si fatica a trovare posto, così i bambini con la mamma scendono mentre il papà cerca di parcheggiare più lontano dall’ingresso principale. Il sospetto che molti sapessero, diventa realtà, quando all’ingresso del negozio indicato c’è una ressa incredibile. Fortunatamente l’amico Adriano individua la famigliola da lontano e li fa accomodare da un ingresso secondario. Poco prima delle sette arrivano i nostri. Daniel al cospetto di Hamsik rimane letteralmente senza parole e lo guarda incredulo, come si nota nella foto in cui è in braccio al papà assieme al fratellino , probabilmente ha la sensazione di trovarsi di fronte Ben Ten o Spiderman. Alessando, invece, che di solito è più pacato, diventa letteralmente incontenibile. Quando Marek, accarezza la “crestina” di Daniel gli dice che la sua è più lunga, e il bimbo gli chiede il permesso di toccarla. Permesso accordato, e sembra quasi che avverta una scossa elettrica quando la sfiora. Cannavaro si intrattiene con Alessandro chiedendogli che classe frequenta e se gli piace andare a scuola. Certo che mi piace, e sono anche molto bravo, ma mi piace di più giocare a pallone, anche se il vero giocatore è il mio fratellino Daniel, che è molto tifoso del Napoli, e quando Matador segna lo imita benissimo guardando in cielo ed alzando in alto le dita.
Daniel nel frattempo non si è ancora ripreso dall’emozione. E questo, conoscendo la sua vivacità e spontaneità, lascia abbastanza sorpresi i genitori. Stranezze della vita. Alessandro, di solito riservato, sembra un fiume in piena, Daniel, detto anche la formichina atomica, è rimasto senza parole.
Poco dopo i due campioni se ne vanno fra due ali di folla dando appuntamento ai bambini per l’anno prossimo al campo di allenamento. Quando il piccolo Daniel si riprende chiede: Papà, quando è l’anno prossimo?
Allego alcune foto della serata ricordando che assieme a papa Enzo e mamma Melina, il piccolo Daniel (maglietta azzurra) compie 4 anni a luglio, ed Alessandro (maglia rossa) 7 anni a novembre.
Un caro saluto a tutti da nonno
PASQUALE DI FENZO