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Da Bucarest: Tifosi attenti, non andate a Gomorra

“Tifosi della Steaua, state attenti!». La stampa sportiva romena mette in guardia i tifosi della squadra rossoblù per la trasferta col Napoli nell’ultima partita del girone K di Europa League. Match decisivo per il passaggio del turno per entrambe le squadre. Il sito romeno “Prosport” lancia l’allarme sui rischi che i supporters dello Steaua potrebbero correre recandosi nel capoluogo campano per assistere alla partita in programma mercoledì prossimo. In un articolo corredato da una foto tratta dal film “Gomorra” che ritrae l’immagine di un omicidio, vengono ricordati gli episodi di violenza di cui furono vittima tre tifosi inglesi del Liverpool arrivati a Napoli la sera del 20 ottobre scorso prima del match con gli azzurri.
«TRASFERTA DA INCUBO» – «Una trasferta che promette di essere un incubo» si legge sul portale in cui viene anche sottolineato che solo 20 dei 3000 tagliandi messi a disposizione dei tifosi romeni siano stati venduti. L’articolo si chiude con l’invito a non andare a Napoli per seguire la partita. Il match d’andata giocato a Bucarest si concluse 3-3 tra le polemiche e una dura contestazione nei confronti dell’arbitro reo di aver concesso un maxi recupero che consentì agli azzurri di segnare la rete del pareggio al 98’. Il match di coppa Napoli-Steaua Bucarest dunque rischia di tramutarsi in una polveriera pronta a scoppiare. Anche il patron del club rumeno, Gigi Becali, ha dato il suo contributo dichiarando: «Se fossi un tifoso della Steaua non andrei a Napoli». A cui si è aggiunto a ruota il calciatore Florin Gardos: «A Napoli non sono ospitali e spero che i nostri tifosi, per la loro sicurezza, non ci seguano in questa trasferta». A gettare benzina sul fuoco, come riporta Italpress, ci ha pensato pure la testata on line Sport.ro che si è rivolta ai propri connazionali che «avranno il coraggio di andare nell’inferno di Napoli. Il riferimento è ai circa 4mila tifosi della Steaua che accorreranno a Fuorigrotta «travestiti, senza mostrare i loro vessilli, per la paura di essere accoltellati».
ODDATI: MESSAGGIO SBAGLIATO – «Ho letto, si tratta di una brutta provocazione che ha creato un clima sbagliato – ha commentato oggi a Radio Crc Nicola Oddati, assessore alla cultura del Comune di Napoli – non sembra più che si debba giocare una partita di calcio, ma che si debba andare in guerra. Napoli ha i suoi problemi, ma è una città accogliente e calda, e la storia lo dimostra».
Francesco Parrella (corrieredelmezzogiorno.it)

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