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Otto in nazionale orgoglio e pregiudizio

Orgoglio e pregiudizio. Chiedo scusa a Jane Austen se faccio mio il titolo del suo best seller, ma lo trovo estremamente appropriato per questa settimana vissuta dal Napoli. Mercoledì Walter Mazzarri ha ripreso gli allenamenti. Si sono contati. Erano una decina, alla faccia del gruppo compatto.Gli altri tutti in giro per il mondo. In otto per la precisione: Nicolao Dumitru convocato dall’Under 20; Hassan Yebda impegnato in Repubblica Centrafricana-Algeria match di qualificazione alla Coppa d’Africa 2012 che si giocherà a Bangui domenica. Cavani e Gargano di scena nella doppia amichevole internazionale che l’Uruguay giocherà con l’Indonesia domani e la Cina (12 ottobre). Lavezzi e Sosa inseriti nella lista del Ct Batista per il test amichevole dell’Argentina contro il Giappone (domani a Saitama). Zuniga che parteciperà alla doppia amichevole che la Colombia giocherà negli Stati Uniti: contro l’Ecuador (domani in New Jersey) e contro gli USA (12 ottobre a Philadelphia). Infine Hamsik stella del doppio confronto per le qualificazioni agli Europei 2012: Armenia-Slovacchia (domani a Yerevan) e Slovacchia-Repubblica Ceca (12 ottobre a Zilina). Il mio orgoglio di napoletano è a mille. Otto in nazionale ed uno, Dossena, che ci sarebbe potuto entrare se solo il modulo di Prandelli non prevedesse esterni meno propensi alla fase offensiva.
Un bel risultato, non c’è che dire. Per la rivalutazione dei giocatori e della squadra. Ma… Già… E se tornano stanchi? Se qualcuno malauguratamente dovesse avere problemi fisici? Se la splendida cavalcata del Napoli a causa delle Nazionali dovesse rallentare?
Pregiudizi nei confronti della Nazionale venuti fuori anche all’indomani del primo stop dovuto alle gare internazionali. Forse ha ragione De Laurentiis a chiedere una razionalizzazione dei calendari. Perché è vero che cercherò di vedere tutti gli azzurri-Napoli in campo tra streaming e parabole, ma è anche vero che le stesse partite saranno un patimento nella speranza che non si sforzino, non si facciano male, vadano a letto presto e sull’aereo di ritorno dormano come angioletti. Geloso? Assolutamente sì.

Stefano Romano

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