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Auguri Diego, ma oggi pensiamo al Brescia

Auguri Diego, sentiti, voluti, dal profondo del cuore. Mi sono emozionato a leggere tutti gli articoli che il Napolista ha pubblicato in questi giorni. Mi sono irritato alla blasfema idea del presidente De Laurentiis di ripristinare prima o poi la numero dieci. Ancora devo capire se quest’uomo ci fa o ci è. Sembra che debba sempre fare o dire qualcosa che contribuisca ogni giorno a renderlo un po’ più antipatico. Bah Auguri Diego, ma ora andiamo avanti, giriamo pagina. Pensiamo al Brescia. Dopo tante celebrazioni guardiamo al futuro perché questa città spesso eccede nel rimembrare il passato e difetta di programmare il futuro. Auguri Diego perché affondando le radici nel nostro passato possiamo costruire il domani, ma non ci crogioliamo troppo in ciò che è stato, altrimenti perdiamo di vista il presente che è fatto di un quarto posto da conquistare, di un lavoro da fare, di un Brescia da battere. Auguri Diego e che la tua stella ci accompagni perché io ero sugli spalti alla tua presentazione, ero sugli spalti il giorno dello scudetto. Ero sugli spalti in serie C, ero sugli spalti contro il Gela, il Genoa ed il Liverpool. Diego è parte del Napoli, la più bella e luminosa, sette anni radiosi ma non è  il  presente né il futuro. E il Napoli è tutto, quello di ieri, di oggi e di domani. Diego è una stella, la più bella. Ma oggi pensiamo al Brescia.
Paolo Carafa

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