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L’arbitro non era contro
Cavani è una punta vera

Eccoci qua. L’arbitro Damato non era contro di noi (anzi) e il Napoli con un gran secondo tempo ribalta il risultato e batte il Cesena per 4-1. Mazzarri si è fatto espellere sul gol dei romagnoli (regolarissimo, a mio avviso) poi però per telefono ordina a Frustalupi di rinunciare al turn-over e mette in campo Gargano e Cavani. E i risultati si sono visti. Cinque i titolari tenuti in panchina: Grava, Cannavaro, Maggio, Cavani e Garagno. Ciononostante il Napoli ci regala un buon primo tempo, tiene il comando del gioco senza però rendersi pericoloso, tranne un tiro di Sosa da fuori area. Nella ripresa, all’inizio, andiamo sotto. Cribari si fa rubare la palla come un pollo, Schelotto la mette in mezzo e Parolo segna. Noi protestiamo, ma il fallo non c’era. Mazzarri, espulso, fuma una sigaretta dietro l’altra (bella quell’immagine) e con due titolari in campo la squadra cambia.
Fuori Sosa e Yebda (dobbiamo aspettarli, non abbiamo scelta), il baricentro avanza. Lavezzi finalmente si sblocca con un gol da centravanti di rapina in area. Chissà che non si convinca che può giocare anche lì. Dopodiché ci dà una mano l’arbitro (quanto odio i piagnistei preventivi) concedendo un rigore piuttosto generoso per un fallo su Zuniga. Hamsik calcia e segna. Poi il Cavani show, con due gol da attaccante vero. Era davvero da tanto che non vedevamo una punta con simili capacità realizzative.
Vabbè, tutto bene quel che finisce bene. Grande Napoli. E la crisi è dietro le spalle. Govedì si va a Bucarst, ma soprattutto domenica c’è la Roma. Mazzarri, non ti dimenticare, noi abitiamo a Testaccio.
Massimiliano Gallo

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