Surreale telecronaca di Argentina-Colombia che anestetizza le critiche al Pipita mentre un intero stadio lo ha fischiato prima e durante la partita.
Premessa. Dopo un’estate – e un autunno – trascorso a parlare soltanto di Higuain, c’è qualche lettore del Napolista che si lamenta dello spazio dedicato da questo sito a Gonzalo Gerardo. La risposta è semplice: le notizie sono notizie, pubblichiamo quelle che ci interessano e che ci incuriosiscono, e seguiamo con molto interesse la stagione di Gonzalo Higuain perché – per dirla alla Totò – vogliamo vedere dove vuole arrivare. Ovviamente non tutti i napolisti la pensano allo stesso modo, ma chi scrive non lo ritiene un fuoriclasse nell’accezione data da Rino Tommasi (un ottimo calciatore ovviamente sì) e quindi è interessato a scoprire se quei novanta milioni li valesse o meno.
Svolgimento. Questa notte, ho guardato Argentina-Colombia su Sky. Mi incuriosiva la reazione della Seleccion alla sconfitta patita contro il Brasile e anche il comportamento della squadra senza Gonzalo Higuain relegato in panchina a furor di popolo dal commissario tecnico Bauza. Perché, come detto, Higuain è considerato un fuoriclasse soltanto in Italia, soprattutto a Napoli e provincia e negli studi di Sky Sport.
Telecronista Massimo Marianella: un mito per tutti noi, conoscitore come pochi del calcio inglese. Sin dall’inizio si nota un certo sarcasmo per la decisione di Bauza di schierare Pratto al centro dell’attacco, uno che il Genoa ha sbolognato dopo appena undici partite. Effettivamente è strano vedere in panchina Aguero e Higuain, conveniamo, ma le scelte vanno anche contestualizzate: in Argentina non amano Higuain e “non amano” è un eufemismo, e Higuain in Nazionale non convince.
Partita. Messi si scatena. Grande gol su punizione, ma davvero grande. E poi assist per Pratto che segna un gol di testa non banale. La regia, subito dopo l’immagine di Pratto esultante, va a cercare quella di Higuain in panchina che sorride come Fantozzi quando deve girare la scena della carrozzina. Non si sa perché, nell’intervallo il telecronista di Sky si spinge in una considerazione lunare per chi ha minimamente seguito la cronaca sportiva di questi giorni in Argentina:
Al momento della lettura delle formazioni, il nome di Higuain è stato fischiato. Non sappiamo se i fischi fossero diretti al calciatore o alla scelta di Bauza. Siamo cinquanta e cinquanta.
Come cinquanta e cinquanta? Ma se lo odiano? Se non lo vogliono in Nazionale? Se un giorno sì e l’altro pure si inventano vignette o video per affermare (in maniera eccessiva ma tant’è) che è un brocco? Non solo, ma all’inizio della partita lo stesso Marianella dice che potrebbe essere l’ultima partita di Bauza in panchina: una sconfitta lo condannerebbe all’esonero (mah) e lui ha deciso di giocarsela con Pratto.
Nel secondo tempo, dopo due o tre buone giocate di Pratto, soprattutto per far salire la squadra, Marianella torna Marianella, rinuncia al sarcasmo, elogia la partita di Pratto e ripete – lo aveva detto anche prima – che in fondo il calciatore è vittima di questa situazione. Ma il top arriva a dieci minuti dalla fine, quando lo stesso Pratto esce per far posto a Higuain. I fischi dello stadio di San Juan – e si tratta di uno stadio piccolo, cinquemila spettatori – si sentono in tutto il palazzo. I condomini in coro mi gridano di abbassare il volume della tv che è notte fonda. L’unico a non sentirli, nel cuore della notte, è proprio Marianella. Silenzio di tomba. Mah. Pensiamo di aver sentito male. Poi oggi consultiamo il sito del quotidiano sportivo argentino Ole e troviamo questo giudizio di Higuain nelle pagelle (loro le chiamano El uno x uno): Fue resistido per el publico en su ingreso (entrò por Pratto), y en la unica que tuvo no pudo mojar. Traduzione: È stato contestato dal pubblico al suo ingresso in campo (è entrato per Pratto) e nell’unica occasione che ha avuto non è riuscito a segnare.
È superfluo aggiungere che il voto per Pratto è stato otto, il più alto dopo il dieci a Messi.
