
De Laurentiis sembra che non si controlli. In realtà, sa sempre quel che dice
di - De Laurentiis sa ascoltare e sa anche tacere. E non è certo l'unico cattivo carattere nel Napoli. Sarri nemmeno scherza. Lo ribattezzerei Ismaele.

di - De Laurentiis sa ascoltare e sa anche tacere. E non è certo l'unico cattivo carattere nel Napoli. Sarri nemmeno scherza. Lo ribattezzerei Ismaele.
Dall'eliminazione di Luis Enrique ai preliminari di Europa League del 2011 fino alla doppia sconfitta con Porto e Lione: la Roma e l'allergia all'Europa.

di - Una lettura degli ultimi fatti intorno al Napoli: le dichiarazioni di Adl e lo status di presidente, il pubblico e i calciatori ormai solo attori.

di - Il principale punto debole del Napoli di Sarri è la lettura agonistica della partita. Ibrahimovic ce l'ha dentro proprio come Obelix che da piccolo è caduto nella pozione magica.

di - Una rilettura letterario-filosofica delle recenti esternazioni del presidente che puntualmente accende il dibattito mediatico attorno al Napoli.
di - Il campionato più bello del mondo produce solo due club su sedici nei quarti delle coppe europee: un fallimento sportivo, che però "non conta".

Napoli mai vittorioso al Castellani, ma reduce da un ruolino eccellente in casa delle piccole: sei vittorie, due pareggi e zero sconfitte.

di - Gli ultimi episodi e una sentenza del 97 (pre-Calciopoli) inducono a delle riflessioni. La sudditanza psiologica non può esistere. C'era un sistema. Oggi continuiamo a non sapere nulla degli arbitri.

di - In tv ieri sera l'arbitraggio di Napoli-Crotone è stato affiancato a quello di Juventus-Milan. Sancito il principio “mal comune, mezzo gaudio”. E il Napoli è rimasto a guardare, a parlare d'altro.

Lorenzo e Arkadiusz rappresentano il futuro a lungo termine di questa squadra. E Mertens? Vorremmo che rimanesse ma dobbiamo ragionare con la testa.

di - Napoli-Crotone, l'analisi tattica: la squadra di Sarri domina, ma non è brillante nella costruzione offensiva e offre ancora occasioni nitide agli avversari.

di - Ora Lorenzo è un calciatore decisivo, e non solo per i gol. La differenza è nella testa. E tutto è cambiato dopo il rigore sbagliato con il Besiktas: da lì, ha saputo ricostruirsi.

di - Non avrò cultura della sconfitta, ma a Barcellona e Real Madrid - pur sei aiutati - viene riconosciuta una superiorità sul campo. Alla Juventus no

di - È una polemica anni Cinquanta che serve a creare un altro alibi. Il Nord dei ridicoli poteri forti finisce quasi sempre dietro al Napoli. La Juve è soporifera come l'Italia, ispira odio solo nei semplici.

Dodici partite (o tredici) da qui a fine stagione, e la possibilità di rendere ancora eccezionali i risultati: tutti, però, devono essere uniti. Fuori e dentro il Napoli.
Il momento di difficoltà della Roma potrebbe nascere dall'eccessivo utilizzo di una rosa non ricchissima di alternative. Una possibilità che il Napoli può e deve sfruttare.

di - Il modello d'efficienza della gestione sarrista riferito alle qualità dei calciatori e alle probabilità di vittoria: il talento e l'organizzazione.

di - Chi sostiene di non averci sperato, mente. L'energia dell'illusione, come insegnano i grandi successi, va tesaurizzata. Tra la delusione e il disincanto c'è spazio per la mozione Frank Capra.

L'incredibile serata del Camp Nou dimostra come neanche gli investimenti milionari coprono la distanza di mentalità e forza della storia tra "noi" e "loro".

di - L'acquaiolo catechista si affretta a dire che un primo tempo storico è una vittoria. Non è così. Alla fine sorrodiamo e appaludiamo, come Hamsik che rappresenta il nostro senso di inadeguatezza.