
Folliero: «Da piccola mi chiamavano poker d’ossi, andavo in giro col golf di mio fratello anche al mare»
Al CorSera: «Il calendario? Non volevo farlo. Studiai le pose delle pornostar. Pensavo non lo avrebbero comprato, invece ristampammo».
Al CorSera: «Il calendario? Non volevo farlo. Studiai le pose delle pornostar. Pensavo non lo avrebbero comprato, invece ristampammo».
Al Fatto: «Nel camerino del San Carlo Maradona, preoccupato, mi disse: “Ho paura di non rendere felici le persone”. Mi è rimasto impresso».
Al Corsera: «Dentro la casa era terribile. La morte di Taricone ha cambiato tutti noi, era il nostro alfiere»
Sul Corsera: al Costanzo Show arrivò un ragazzo di Correggio con la chitarra, il pubblico non apprezzò le canzoni, era Ligabue
Al Messaggero: «Pensava che il pubblico lo avrebbe odiato, organizzò una proiezione test per i suoi amici. Oltre a loro due c'era anche Falcao».
Su Libero i dati del Viminale. Nel 2022 le denunce di scomparsa sono state più di 24mila. L'82% delle persone si allontana volontariamente
Al CorSera: «Era l’unico posto a Milano dove si spendeva poco di affitto, ma era un macello. Un loft diviso con quattro amici, senza porte e finestre».
Al Messaggero: «Aveva la schiena dritta, era allergico al potere, alle censure, alle leggi del mercato. Era un grande autore, non solo un comico geniale»
Al Messaggero: «Oggi se ripenso alla me stessa di un anno fa provo tenerezza. Ero in crisi. Pensavo di non farcela a chiudere il disco».
Al Giornale: «La colpa non è sua ma di chi ritiene che la musica sia solo performance e manda in scena persone che non sono preparate».
Al CorSera: «In carriera mi hanno offerto di fare i programmi un po’ come il pane, quelli da tavola, ma i format fighi li hanno dati sempre a qualcun altro».
Sul CorSera Vanzina e i 40 anni del cinepanettone. Firmarono il contratto su un tovagliolo. Per la colonna sonora i De Laurentiis spesero una cifra enorme
Al Fatto: «Rossellini era geniale, a volte si sentiva superiore agli attori. L’unica regista a volermi era la Wertmüller, un tempo tra le donne c'era competizione».
Al Corsera: «Più che seduttrice, sono una motivatrice. L'uomo vincente non mi piace. Vittorio Sgarbi disse che sono un monumento nazionale»
A Sette: «Aiutava tutti. Diceva che quando uno che non ha soldi poi li fa devono far star bene lui e quelli intorno. Che non devi comprarti la barca ma la serenità».
Al Venerdì: «Ho temuto la morte per tutta la vita, sono stato un ipocondriaco, temevo di non avere tempo per godermi tutto. Ora non mi spaventa più».
Al CorSera: «Gerry Scotti voleva andarsene da Milano. L’ho bloccato sulla scaletta di un aereo mentre stava partendo per l’America».
Al Messaggero: «Ho rilanciato la canzone napoletana prima dei napoletani. Il rimorso più grande? Non aver messo su famiglia con Mariangela Melato».
A Repubblica: «Mia madre mi ha cresciuto con amore, insegnandomi a essere libero: “Fai quello che ti pare, la vita è tua”»
A Zoro: «Impazzisco per i piedi numero 35. Sanremo più che una gara è un'opportunità. Per me italiano è un superlativo, per dire che una cosa è bella»