
“Mantovani ha offerto Vialli e Mancini per Maradona”, radiomercato degli anni Ottanta
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- A Napoli quella Sampdoria venne a prendersi lo scudetto vincendo 4-1. Di quel giorno conservo il suo polsino e i suoi scarpinidi
- A Napoli quella Sampdoria venne a prendersi lo scudetto vincendo 4-1. Di quel giorno conservo il suo polsino e i suoi scarpinidi
- Spalletti e la squadra dovranno isolarsi ed allontanarsi. La città rapace ghermisce ciò che non ha contribuito a costruiredi
- Se oggi Diego fosse ancora con noi, sarebbe abbarbicato al collo di Leo, con le lacrime agli occhi. Fuori dal campo le storie sono diverse, in campo nodi
- Da sempre contestato anche perché estraneo alle manovre di Palazzo. L'unica macchia è Osimhen. Il calcio italiano dovrebbe ripartire da luidi
- La fine di Andrea Agnelli conferma la solidità del progetto Napoli. Di fronte a lui Adl ha un solo vero problema: la scelta del successoredi
- Panatta aveva un'istruttrice che ha bonariamente definito "un generale della Gestapo". Alle Olimpiadi non arriveremo mai con allenamenti blandi e gli Oreo nello zainettodi
- Il Napoli post Maradona sparì dai radar del calcio italiano. Questo si rigenera. Un organismo sano digerisce ogni addio. Anche se sarà dura avere altri Kvaradi
- È tutto un "ohh" di meraviglia da parte di tifosotti e media nazionali che non avevano capito niente e nulla sanno della parola programmazionedi
- Un'organizzazione primitiva, solo due sportelli aperti, i soliti furbi, pacchi di deleghe, addetti alla sicurezza che dicono: “dobbiamo tornare a casa tranquilli”di
- Un'estate a contestare De Laurentiis e a battersi per giocatori finiti. Il difficile viene adesso ma l'aria nello spogliatoio è salubredi
- «Non pensare a quelli che dicono che non è il caso. Hanno solo più paura di te. Ma tu vivila. Vivila nella speranza che accada».di
- Il Napoli è una squadra di passaggio. Kvara andrà via, lo sappiamo già. Ma ora quelli che preconizzavano il disastro sono stati costretti a una brusca ritiratadi
- Una sottocultura cui tante persone, anche note, rivolgono lo sguardo, ammiccando. No. quegli insulti non sono opera di “delinquenti”di
- I sentimenti nel calcio non esistono. La gestione aziendale è una cosa, il tifo un'altra. Ora tutto dipenderà dalla capacità del Napoli di pescare calciatoridi
- Una platea sempre pronta ad avvelenare l'ambiente, a soffiare il venticello calunnioso, spazzata via da poche parole finalmente chiaredi
- I rematori contro in servizio permanente. Oggi è Mertens, ieri il tabellone o il centro sportivo. C'è sempre un motivo per contestaredi
- I Fondi, i Commisso, hanno lo schema fisso: ridurre i costi per vendere. Solo a Napoli non l'hanno capito e si nutrono di notizie Ogmdi
- I tifosi hanno scambiato il Napoli per l'Inps, gli undici gol di Mertens hanno fruttato undici punti (pochini) ma la storia poteva chiudersi meglio. sempre che si chiudadi
- La finale di Champions è stato un assaggio di Superlega, calcio da marziani. Come l’Nba. Noi siamo ancora al medioevodi
- Qui funzionano solo gli incantatori di serpenti, i venditori di fumo e di scudetti morali. Del cambio Ancelotti-Gattuso, Edo disse: “Perché è un campione del mondo”. Sciapò