
Charles, Riva, Pascutti, Boninsegna, attaccanti guerrieri tuonanti
di
- I centravanti prepotenti. Riva aveva la faccia scolpita, squadrata, di un eroe d’Omero. Pascutti piaceva a Pasolinidi
- I centravanti prepotenti. Riva aveva la faccia scolpita, squadrata, di un eroe d’Omero. Pascutti piaceva a Pasolinidi
- Se uno segna gol come quello extra-lusso a Cagliari, se è capace di tanta destrezza, perché poi ritorna nell’ombra?di
- Ghiggia a fine carriera andò al casinò di Montevideo a fare il croupier. Lojacono era un cacciatore di gonne e un pokerista incallitodi
- Vigilia orobica, strabica e cantabrica (siamo in un mare di guai) di Atalanta-Napoli allo chalet di Mergellina di Peppino camerieredi
- Passava di moda il Trio Lescano, s’affermava il Duo Fasano. Dominava Milano. Schiaffino geniale inventore di giocate ammirevolidi
- Vuttamm ‘o pallone annanz. Alisson peggio di Ospina. De Laurentiis ha già pronto lo slogan per il prossimo allenatore: spero, promitto e Juric.di
- In tempi di filosofi della tattica e inventori del nulla, mi piace ricordare gli allenatori dei miei tempi, i più semplici e genuinidi
- Diceva: “A Napoli non ti senti mai solo. Napoli è stata amore a prima vista. Bella da riempire il cuore. Non mi sento più argentino, sono napoletano”.di
- “Aurelio sale al Colle”. “Gattuso non ha più la maggioranza, si ferma a dieci (4-2-3-1)”. Politano: Saldo D’Acquisto.di
- Fiore lo comprò dal Milan, i tifosi rossoneri lo chiamavano “coniglio”. Eppure a Palermo finì a processo per il gesto dell'ombrello ai tifosi sicilianidi
- Lauro lo comprò per 4mila dollari, aveva 19 anni. Calciava sempre fuori, poi incontrò Pesaola. Una sua doppietta riportò il Napoli in Serie Adi
- Allo Chalet Mergellina. Devono intervenire i responsabili, i costruttori, i volta-palloni. Ma Aurelio dov’è, che cosa pensa, perché non parla?di
- «Il calcio di oggi assomiglia all’ufficio del catasto» disse l'uomo che vinse a Cagliari. «Un brocco è un brocco anche a zona», firmato Vujadindi
- Mai pizza e mandolino. Crebbe all'ombra di due malandrini: Sivori e Altafini. E al tempo delle grandi mezzali: da Bulgarelli a De Sisti. Fu corteggiato dal Milandi
- Diecimila tifosi e lo striscione “Tu si na cosa grande” lo accolsero alla stazione di Mergellina. Riceveva 50 lettere al giornodi
- Segnò al Torino allo stadio Collana. Era devastante, aveva la dinamite nei piedi. Rivalità e gelosie minarono il tandem con Jeppsondi
- Con l'addio di Maradona finì la favola e il pallone diventò triste. È stato un peccatore come tutti noi di ogni sud del mondodi
- Non prese gol in 18 gare, miglior difesa del torneo con 17 reti (più 2 a tavolino). Zurlini abbatteva gli avversari con la mossa, Zoff si allenava fino a seradi
- Apparve da Buenos Aires, sugli schermi televisivi, gonfio e malinconico, per dichiarare il vizio sovrano di cui ti eri fatto suddito tristedi
- S’è arrevotato ‘o munno scrivono i nostri eroi nella chat di Whatsapp che hanno vissuto una serata gioiosa-tumultuosa