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Il lungo elenco dei record del Napoli e un solo punto debole: concessi 34 gol in area

Nessuno tira meglio del Napoli, nessuno segna e corre di più, la squadra di Sarri è prima anche per gioco nella metà campo avversaria. La Juve, però, subisce meno conclusioni.

Il lungo elenco dei record del Napoli e un solo punto debole: concessi 34 gol in area

Statistiche basiche e statistiche avanzate

I numeri riescono a raccontare storie. Soprattutto quando si parla di calcio, le statistiche definiscono tutto quello che è necessario sapere, o quasi. Definiscono i confini, i sistemi di gioco. Spiegano dove come una squadra ha vinto o perso, al di là della caratteristica episodica dei punti in classifica. Quelli possono essere definiti anche in base a una deviazione sfortunata, ma sono soprattutto legati a una serie di fattori iniziali. I gol fatti, quelli subiti; il rendimento in casa, quello in trasferta; il numero di vittorie, pareggi e sconfitte.Statistiche basiche, insomma, in cui il Napoli è descritto e si descrive alla perfezione. Il miglior attacco della Serie A, con 92 gol fatti; la terza miglior difesa, con 39 reti al passivo; il miglior rendimento esterno, con 43 punti su 57, e il terzo posto in classifica per quanto riguarda le partite casalinghe (43 punti anche in questa graduatoria particolare).

Per andare oltre queste cifre, bisogna scendere nei dettagli. Nei particolari. I cosiddetti Big Data, ovvero la serie di numeri che poi porta alla formazione delle statistiche abbiamo letto sopra. Che, in qualche modo, riescono anche a spiegare come gioca una squadra. Quali sono i principi che hanno portato, per esempio, il Napoli a segnare così tanto. È la descrizione del tipo di calcio. Parametri oggettivi che si integrano con quelli già citati, li ampliano e li completano. Questi, per esempio, dicono che il Napoli è la miglior squadra per molti aspetti.

Attacco

Intanto, il numero di gol su azione manovrata. Anzi, in Open Play, per dirla con la dicitura ufficiale. Nessuno come gli azzurri, a segno per 75 volte su senza ricorrere a calci piazzati. La Roma, seconda in questa graduatoria, arriva a 58. Anche i gol su calcio piazzato sorridono alla squadra di Sarri. Più di quanto fatto l’anno scorso, ad esempio: 5 rigori, 9 azioni d’angolo e 3 da calcio di punizione. Totale 17. Nel 2015/2016 ci si fermò a 13, però con 7 rigori. Nella stagione in corso, c’è differenza rispetto alle 29 realizzazioni della Lazio e alle 25 della Roma. Le due squadre capitoline, però, contano 12 rigori segnati a testa. Per la Juventus, cifra simile al Napoli: 20 gol su palla da fermo, 3 da penalty.

Conclusioni verso la porta: Napoli secondo in classifica nella quota per match, 17.7. La Roma è prima con 17.8. Nessuno meglio degli azzurri per conclusioni da fuori area (8.1 per match), quarto posto per quelle all’interno dei 16 metri (367, 9,66 per match). Il Napoli è terzo in classifica per shot accuracy, ovvero il rapporto tra tiri tentati e tiri finiti nello specchio della porta (50%). In realtà, le prime due di questa particolare graduatoria (Cagliari e Sassuolo) arrivano a 52% e 51%, ma hanno un numero di tentativi molto più basso rispetto a quelli del Napoli (11.05 e 11,63 per partita, contro i 17,7 del Napoli). Ultima statistica particolare per i tentativi verso la porta: nessuno come la squadra di Sarri per numero di conclusioni col piede destro, addirittura 12 per partita.

Ultime statistiche riferite al gioco d’attacco: Napoli in testa per occupazione del campo avversario. La squadra di Sarri, infatti, primeggia nella percentuale di gioco nel terzo offensivo di campo (31%) e nel terzo centrale (48%). Come logica conseguenza, nessuno gioca il pallone per meno tempo nella propria metà campo (21%).

Difesa e possesso palla

La zona arretrata è il luogo delle dolenti note, ma non troppo. Il Napoli, infatti, è la seconda squadra della Serie A per numero di conclusioni concesse per match (10.2). Al primo posto c’è la Juventus, che in realtà non sarebbe neanche lontanissima (9,3). Il Napoli è anche la squadra più corretta del torneo, con un totale di 9,9 falli per match e appena 58 ammonizioni. Due soli, invece, i cartellini rossi.

Queste statistiche difensive, ovviamente, non tengono conto della qualità delle occasioni concesse. Il tallone d’Achille di questa squadra è stata proprio la tendenza ad offrire agli avversari conclusioni facili. Dal punto di vista statistico, questo dato è riferibile, per esempio, alle 34 reti concesse dall’interno dell’area di rigore. Una cifra molto alta rispetto a quella della Juventus, che si ferma a 23. Ma non molto differente da quella della Roma, che anzi è in vantaggio di appena una marcatura (33 gol incassati dall’interno dell’area).

Le buone cifre difensive vanno ricondotte anche al grande lavoro di possesso palla e copertura del campo da parte della squadra di Sarri. Nessuno corre come gli azzurri (109 km percorsi in media), nessuno tiene palla come gli azzurri: 87% di accuratezza nei passaggi, lunghezza media negli appoggi di 17 metri (la più bassa del torneo), possesso palla medio del 57% con 578 passaggi riusciti per match. La Juventus, seconda in classifica, arriva a 448.

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