Ronaldo si ostina a giocare a 40 anni, e si comporta come se ne avesse 12 (Telegraph)

Sulla "ridicola" espulsione: "Sta facendo la figura del pazzo, è vicino al sipario finale"

Monaco di Baviera (Germania) 08/06/2025 - Nations League / Portogallo-Spagna / foto Imago/Image Sport nella foto: Cristiano Ronaldo ONLY ITALY

“Ronaldo ha vinto la Champions League cinque volte eppure insiste ancora a giocare per il Portogallo a 40 anni e a comportarsi come se ne avesse 12. Se si confronta la sua statura nel gioco con quella di Dara O’Shea, il suo marcatore della Repubblica d’Irlanda giovedì scorso, la disparità è così grande che avrebbe potuto davvero giocare contro uno scolaretto nel giardino sul retro. “Uno ha più di un miliardo di follower sui social media e case a Riyadh, Madeira, Lisbona, Marbella, Torino e Madrid. L’altro gioca per l’Ipswich Town”. Simon Briggs è l’inviato del tennis per il Telegraph, ma si ritaglia un’incursione nel calcio per massacrare Ronaldo dopo la “ridicola” espulsione in nazionale. Evidentemente era da un po’ che aspettava l’occasione giusta.

E infatti, scrive: “È stata interamente colpa di Ronaldo essersi lasciato irritare dalle continue prese di O’Shea in area di rigore, arrivando a sferrare una gomitata che gli è costata l’espulsione. La reazione di Ronaldo, che ha mimato di stringersi i pugni nelle orbite come un bambino che piange, per poi applaudire sarcasticamente la folla, è stata particolarmente petulante e ha corroborato la teoria di Shakespeare secondo cui ricadiamo in una “seconda infanzia” con l’avanzare dell’età. Dato che le carriere sportive funzionano come un ciclo di vita accelerato, e il ritiro rappresenta una sorta di morte per ogni atleta, Ronaldo si sta rapidamente avvicinando a quel sipario finale”.

Briggs infierisce: “E’ ancora determinato a tentare un’ultima volta la Coppa del Mondo della prossima estate: l’unico trofeo che gli manca dalla bacheca. Probabilmente pensa anche che sia un obiettivo realistico. È questo il bello dei giganti dello sport: devono avere una fede incrollabile per dominare la disciplina che hanno scelto. Ma di solito arriva un punto in cui la mente crede ancora, ma il corpo non ce la fa più”.

“Cresce il sospetto che Ronaldo sia diventato troppo grande per fallire, o almeno troppo grande per essere escluso. Giocatori del suo calibro possono gettare un’ombra su un’intera squadra. Il loro ego smisurato finisce per risucchiare tutto l’ossigeno dalla stanza”.

Il giornalista scrive che tutto sommato la squalifica è un regalo, per il Portogallo. “Attaccando la squadra alla ricerca del suo sogno mondiale, così come del suo millesimo gol a livello senior (attualmente ne ha 953), sta squilibrando la squadra portoghese e bloccando lo sviluppo della prossima generazione. E, allo stesso tempo, sta facendo sempre più la figura del pazzo”.

Correlate