Spalletti è l’allenatore più geniale da Klopp in poi, ma forse l’Italia è troppo anche per lui (El Paìs)
"Germania e Italia tra drammi esistenziali e mancanza di talenti, rischiano di diventare preistoria: il calcio va avanti senza di loro"

Skopye (Macedonia) 09/09/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Macedonia del Nord-Italia / foto Image Sport nella foto: Luciano Spalletti
“Luciano Spalletti è probabilmente l’allenatore più geniale e capace che il calcio abbia prodotto dopo la comparsa di Jürgen Klopp. Ha rifiutato il Chelsea e il Psg per far uscire l’Italia dal baratro, e questa cosa ha prodotto una profonda carica sentimentale, ma il giorno del suo esordio ha scoperto che lo attendeva un lavoro ingrato”. Lo scrive El Paìs in un lungo pezzo che mette insieme, comprensibilmente, il fallimento contemporaneo di Italia e Germania.
Flick è già saltato, e il Paìs ricorda la frase che il ct tedesco forse si porterà nella tomba: “Dobbiamo essere come le oche di Anser”.
Con malcelata ironia il giornale spagnolo scrive che “il suo pubblico, la squadra di calcio tedesca alla vigilia del debutto ai Mondiali in Qatar lo scorso novembre, lo ha guardato con un misto di sconcerto e senso del dovere”. D’altra parte i tifosi tedeschi “tendono ad essere più espressionisti che leader naturisti”.
Era una “analogia con un senso biomeccanico. Le corpulente oche Anser possono pesare più di dieci chilogrammi ma volano per migliaia di chilometri attraverso l’Eurasia grazie alla loro conoscenza empirica della fisica dei fluidi. Gli stormi combattono la resistenza dell’aria con formazioni a V rotanti che generano vortici di energia eolica. Dove non arriva la forza dei singoli, esse vengono sospinti dal vento prodotto dalla comunità organizzata in cicli di staffetta”. Insomma: Flick “ha fatto appello al senso collettivo per lottare contro la forza di gravità: trasformare la Germania con il minor talento individuale del secolo in una squadra dinamica e offensiva. Non ce l’ha fatta”.
Se la Germania del calcio (mentre per esempio la nazionale del basket è Campione del mondo) “vive un dramma esistenziale” il Paìs rileva uno “spostamento tettonico con ripercussioni imprevedibili” che riguarda anche l’Italia, “un’altra nazione oppressa da una carenza di talenti”. Come ha osservato Spalletti nel post partita contro la Macedonia: “Ci è mancata la qualità al centro del campo per far circolare la palla”.
“Come per l’Italia – conclude il Paìs – per la Germania gli anni d’oro del dopoguerra si situano nella preistoria di un calcio che rischia di andare avanti senza di loro”.