Abramovic si rifiuta di dare all’Ucraina tutti i soldi della vendita del Chelsea
Sul Daily Mail: "L'ex proprietario del Chelsea vuole invece che una parte del suo guadagno vada ai russi e agli ucraini colpiti dalla guerra"

Londra (Inghilterra) 15/08/2016 - Premier League / Chelsea-West Ham / foto phcimages.com/Image Sport nella foto: Roman Abramovich ONLY ITALY
Abramovic venne forzato a vendere il suo Chelsea, all’attuale proprietario Boehly, su richiesta del governo britannico. Da quel giorno, è stato coinvolto da diverse questioni. Ora, secondo il Daily Mail, il governo britannico ha fatto pressioni su Abramovic per convincerlo a firmare il rilascio dei soldi in favore dell’Ucraina. Abramovic, però, non è d’accordo.
“Sorprendentemente, sembra che Abramovich, lui stesso un individuo sanzionato per la sua vicinanza al regime di Putin, debba firmare il rilascio dei fondi, cosa che finora si è rifiutato di fare perché vuole che il denaro sia condiviso tra tutta la Russia e anche l’Ucraina”.
Questa decisione non raccoglie l’approvazione dell’Europa e del Segretario di Stato britannico James Cleverly:
«Vogliamo essere sicuri che i soldi arrivino ai soli destinatari. Ho bisogno di assolute rassicurazioni per permettere questo».
La paura del governo britannico e dell’Unione Europea è che la decisione di condividere soldi con entrambi i protagonisti del conflitto sia solo una scusa. Tutte le parti potrebbero ricevere denaro, oppure solo i russi potrebbero avere quella fetta di tesoro. E tutti quei soldi, al momento, sono nelle tasche di nessuno.
“I 2,3 miliardi di sterline rimangono in un conto bancario britannico congelato appartenente a Fordstam, una società controllata da Abramovich, con il Foreign Office che non ha ancora dato il via libera al trasferimento del denaro. Le regole che circondano il rilascio del denaro consentono di trasferirlo esclusivamente a cause umanitarie ucraine. Cleverly ha detto a una commissione parlamentare che una fondazione istituita per gestire i miliardi non era pronta a ricevere i fondi. Fonti vicine all’ente di beneficenza hanno detto a Mail Sport che erano pronti da diversi mesi”.