Sconcerti: Leao è triste, come se giocasse con un peso sulle spalle
Sul CorSera. Non aveva mai sbagliato tre partite di fila, è cambiato l'atteggiamento. Per il Milan è un problema: non c'è una grande squadra senza Leao

Mp Empoli 01/10/2022 - campionato di calcio serie A / Empoli-Milan / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Rafael Leao
Il Milan ha un problema: Leao. Il portoghese non aveva mai sbagliato tre partite di seguito. Rafa Leao è triste. Lo scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera.
“È intanto chiaro che c’è al Milan un problema Leao. Tre partite di fila non le aveva mai sbagliate. È cambiato
soprattutto l’atteggiamento, prima vedevi il suo sorriso da lontano, oggi è un ragazzo triste. Non può essere una crisi tecnica, la differenza di Leao è enorme, farebbe fatica a giocar male. Ma oggi è come giocasse con un peso sulle spalle. Lui e Theo Hernandez sono sempre stati la vera differenza del Milan. Non c’è una grande squadra senza Leao, sono diversità che vanno difese. E a Cremona mancava anche Theo. Così il Napoli diventa per tutti più lontano, quasi imprendibile”.
Ieri la Gazzetta dello Sport, all’indomani del pareggio a reti inviolate tra Milan e Cremonese, definiva l’attaccante portoghese del Milan un calciatore anonimo. La rosea paragonava il suo ingresso in campo, a Cremona, come quello del più svogliato Balotelli mai visto. E infatti non aveva inciso per niente.
“Spiega il Pierozzi in “Amici miei”: «Che cos’è il genio? E’ fantasia, intuizione, decisione, velocità d’esecuzione». Di questo avrebbe bisogno il Milan, di un colpo di genio per sfondare il muro, ma Leao è entrato come il più svogliato dei Balotelli e nessuno porta l’idea buona“.
Un problema di appannamento che la Gazzetta dello Sport estendeva a tutto l’attacco del Milan, che non risolve più le partite, a meno che non ci sia Giroud, che a 36 anni non può certo fare tutto e neppure giocarle tutte lui.
“L’attacco non punge più. Non come dovrebbe quantomeno, non senza l’uomo che la risolve con le girate, anche agli ultimi minuti”.