Un giocatore del Lione segna e zittisce la sua curva. Piovono insulti e fischi, deve intervenire il presidente

Aulas contro la Kop Virage Nord. «Questo non è calcio. I tifosi creano un clima di tensione insopportabile, ho dovuto lanciare un messaggio col microfono»

olympique lione

Lyon, France - February 26, 2017: Olympique Lyon commonly referred to as simply OL is a French football club based in Lyon. It plays in France's highest football division, Ligue 1

C’è un bell’ambientino a Lione. Nella partita stravinta 5-2 col Montpellier, il giocatore di casa Toko-Ekambi segna e poi esulta in modo provocatorio nei confronti della tifoseria: porta le mani alle orecchie, come a dire “non sento le contestazioni”. È successo di tutto.

Scrive L’Equipe:

Dopo il gol, l’attaccante camerunense ha deciso di provocare la curva prima portando le mani alle orecchie e poi zittendo i tifosi. Il motivo non è comprensibile, probabilmente l’attaccante reagiva alle critiche per la stagione della storica squadra francese, non proprio esaltante (il Lione è all’ottavo posto). L’esultanza però non ha fatto che innervosire i Bad Gones che hanno trascorso gli ultimi venti minuti di partita a insultare Toko-Ekambi, fischiandolo ogni volta che toccava il pallone.

Il calciatore non s’è tenuto la provocazione, ha risposto, le tribune laterali hanno cominciato a prendersela con la curva, è stata una escalation di insulti. Moussa Dembelé, il capitano del Lione, ha definito «deludente» l’atteggiamento dei tifosi. «Non bisogna generalizzare – ha detto – ma ci sono tifosi e tifosi. Questa minoranza non dovrebbe frequentare gli stadi. I tifosi dovrebbero incoraggiarci e sostenerci, quest’anno ci hanno danneggiato».

«Non siamo dove dovremmo essere in classifica ed è vero che Toko-Ekambi poteva evitare di avere questa reazione. Però bisogna mettersi al suo posto: a Lione viviamo un incubo da tempo. Sono molto triste per l’atteggiamento dei tifosi – ha dichiarato Aulas, il presidente del Lione – anche perché la nostra squadra è stata in grado di vincere una partita non così facile. È una vittoria importante. La reazione di una piccola parte del pubblico è deplorevole. Creano un clima di tensione insopportabile. Sono intervenuto ai microfoni per chiedere di smetterla di insultare i giocatori. I tifosi devono sostenere dei costi per venire, ma questo non dà il pieno diritto di fare qualsiasi cosa. Se questo atteggiamento dovesse continuare, preferirei andarmene. Questo non è calcio»

Il quotidiano sportivo francese scrive che chi segue l‘Olympique Lione credeva di aver visto tutto, in questa stagione, e soprattutto il peggio. Ma non è così.

È stato uno spettacolo da piangere, uno scenario riprovevole. I calciatori del Lione hanno stracciato il Montpellier (5-2) ma hanno festeggiato la vittoria rinchiusi negli spogliatoi dopo un finale estremamente teso. La polemica è con i tifosi.

 

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