Editoriale sulla lentezza della giustizia sportiva. “Certe volte la procura federale sembra accendere il motore proprio a fatica”
Persino la Gazzetta dello Sport non è riuscita a rimanere in silenzio di fronte alle dichiarazioni di Gravina sull’inchiesta plusvalenze Juventus ad opera della Procura della Repubblica di Torino. Gravina, con sprezzo del pericolo, ha detto «no a processi sommari», si è erto ad alfiere del garantismo.
Oggi la Gazzetta in un editoriale sottolinea la lentezza della giustizia sportiva e si domanda dove sia finito il fascicolo sulla vicenda Suarez.
ok, niente processi sommari, non si può andare a duecento all’ora perché si va a sbattere. Ma magari a cinquanta sì. Certe volte la procura federale sembra accendere il motore proprio a fatica. Per dire, Perugia, l’esame di Suarez. Attenzione, l’esempio che facciamo è anche a tutela della Juve e del sacrosanto diritto di essere considerata a un certo punto definitivamente scagionata. Noi non riusciamo a capire perché, a richieste di rinvio a giudizio già pronunciate, a udienza preliminare già ampiamente aperta, non si riesca a capire se il famoso fascicolo aperto già nel settembre 2020 dal procuratore federale Giuseppe Chiné sia stato aperto e chiuso (nel senso di archiviato) o se il lavoro debba ancora cominciare. La domanda è: si devono aspettare le carte o l’esito delle richieste di rinvio a giudizio?