Ranieri rinuncia alla Nazionale: «Decisione mia, i Friedkin mi supportavano»

Si chiude così una 48 ore piuttosto triste, in cui Claudio Ranieri non ha rimediato una bella figura. «La scelta è solo mia». L'attacco di Repubblica

ranieri Calzona Cagliari Roma

Db Torino 21/08/2023 - campionato di calcio serie A / Torino-Cagliari / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Claudio Ranieri

Ranieri rinuncia alla Nazionale: «Decisione mia, i Friedkin mi supportavano»

Lo annuncia Sky Sport e lo scrive su X Gianluca Di Marzio. Si chiude così una 48 ore piuttosto triste, in cui Claudio Ranieri non ci ha fatto una bella figura. Hanno vinto i romanisti e il loro “Ranieri non si tocca”. Continuerà a lavorare unicamente con la Roma, forte del contratto con Friedkin. Effettivamente la vicenda del doppio incarico era una pagliacciata. Avrebbe dovuto scegliere. Non se l’è sentita, evidentemente. Dirà che aveva preso un impegno con la Roma. Buon pro gli faccia.

Ranieri ha poi rilasciato dichiarazioni all’Ansa:

«Ringrazio il presidente Gravina per l’opportunità di allenare la Nazionale: un grande onore, ma ho riflettuto ed ho deciso di restare a disposizione della #Roma nel mio nuovo incarico in modo totale. I Friedkin mi hanno dato il loro pieno supporto e appoggio per qualsiasi decisione avessi preso, ma la scelta è solo mia». 

Molto probabilmente ha pesato anche l’attacco di questa mattina (condivisibile) di Repubblica sul doppio incarico e l’incompatibilità prevista da una norma. 

Ranieri il doppio incarico non si può: o la Roma o la Nazionale. Il regolamento Figc è chiaro

L’approdo di Claudio Ranieri sulla panchina della Nazionale potrebbe essere ostacolato da una norma del regolamento calcistico italiano. Più precisamente da un singolo articolo che vieta il doppio ruolo di ct azzurro e dirigente della Roma. A scriverlo è  Repubblica.

“Una norma rischia di complicare i piani della Federcalcio. Un articolo del Regolamento del settore tecnico può diventare un ostacolo all’arrivo di Claudio Ranieri alla guida della Nazionale”, si legge sull’edizione online del giornale.

Repubblica poi entra nel merito scrivendo:

“Oggi, Ranieri è senior advisor per la società giallorossa. O, almeno, del suo presidente, Dan Friedkin. La Federcalcio attraverso il suo presidente Gabriele Gravina lo vorrebbe al posto di Spalletti sulla panchina della Nazionale, per sfruttare la sua fama di aggiustatore. Ma una cosa sembra abbastanza chiara: se Ranieri volesse coronare la carriera guidando gli azzurri, difficilmente potrebbe mantenere il doppio ruolo. Basta leggere l’articolo 40 del Regolamento del settore tecnico, che al comma 4 stabilisce: “Gli allenatori responsabili delle squadre nazionali della Figc ed i loro vice nel corso della medesima stagione sportiva, non possono tesserarsi né, indipendentemente dal tesseramento, svolgere attività per società, neppure con mansioni diverse, salvo che il contratto economico non sia stato risolto consensualmente”. In pratica: nessun ct azzurro può lavorare come allenatore o con qualsiasi altro ruolo per una società: non solo non può essere tesserato di un club, ma non può svolgere qualsiasi attività per una società. A occhio, neanche quella di consulente”.

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