ilNapolista

Infantino ormai se ne frega di avere la buona stampa dalla sua parte (il Telegraph)

Il giornalista che s’è presentato a Zurigo per l’acclamazione dell’Arabia Saudita senza essere invitato. La data del Mondiale dipenderà dal Ramadan

Infantino ormai se ne frega di avere la buona stampa dalla sua parte (il Telegraph)
FIFA President Gianni Infantino delivers closing remarks during the 74th FIFA Congress in Bangkok on May 17, 2024. The 74th FIFA Congress is taking place in Bangkok with member associations voting on a range of issues including confirmation of the host nation or nations for the 2027 women's football World Cup. (Photo by Manan VATSYAYANA / AFP)

Infantino ormai di avere dalla sua parte la “buona” stampa se ne frega. “Le cassette della posta si riempiono di attivisti per i diritti umani, studi legali e politici che lo condannano, ma gli stakeholder che avrebbero potuto fare la differenza sono tutti dalla sua parte”, scrive sul Telegraph Tom Morgan. Morgan è uno dei quattro giornalisti che è andato a Zurigo senza essere invitato, per assistere dal vivo alla cerimonia di acclamazione che la Fifa aveva organizzato su Zoom per ufficializzare i Mondiale del 2034 in Arabia Saudita. Niente conferenza stampa, niente domande. Loro ci sono andati lo stesso (ah, ‘sti giornalisti che si ostinano a fare i giornalisti…)

“Presentandosi alla porta della Fifa, con un’aria polare che soffiava dalle Alpi, i responsabili delle comunicazioni sono stati cortesi e ospitali con i loro ospiti indesiderati, accompagnandoci a una mensa aziendale dove era stato creato un recinto improvvisato per la stampa. Più tardi, quattro emittenti saudite con bandiere nazionali verdi si sono unite per formare una squadra eterogenea mentre il grande momento di Infantino veniva trasmesso alla mensa su un grande schermo. Infantino non ci voleva qui, ma il team comunicazione della Fifa si è almeno affrettato a tentare di essere all’altezza del suo vanto nel 2019, ovvero che l’organizzazione “ora è sinonimo di trasparenza e integrità”. I membri del suo team media hanno convinto Grafström a incontrarci in seguito per un incontro e un saluto. Infantino, nel frattempo, è uscito di scena”.

Detto che quindi nessuno ha fatto nulla per evitare che i Mondiali del 2034 si giochino in Arabia, resta la calendarizzazione come “unico punto di pressione più ovvio”. Finora solo gli attivisti per il clima e i gruppi di tifosi hanno attaccato la prospettiva di un’altra Coppa del Mondo forzata nei mesi invernali. La Fifa ha affermato che adotterà misure per “mitigare l’impatto ambientale”, ma non ha rivelato le date. Il rapporto di valutazione dell’organizzazione lascia molto margine di manovra affermando che “le condizioni climatiche locali” favorirebbero le partite giocate tra “ottobre e aprile”.

Secondo il Telegraph non è scontato che si giochi d’inverno, non fosse solo per il clima. “La religione avrà un ruolo”: c’è il Ramadan tra l’11 novembre e il 10 dicembre del 2034. E poi c’è il Natale. La combinazione delle due cose “sembra escludere una ripetizione analoga delle date della Coppa del Mondo in Qatar”.

Non bastasse, “un altro fattore è il pellegrinaggio annuale dell’Hajj, quando più di 1,5 milioni di pellegrini si recano in Arabia Saudita da tutto il mondo”. A questo punto “un torneo da ottobre a novembre o a gennaio-febbraio potrebbe essere l’opzione più probabile”.

In ogni caso, conclude Morgan, “nessuno, a quanto pare, che avrebbe potuto effettivamente fermare una Coppa del Mondo in Arabia Saudita ha voluto farlo. Per Infantino, quindi, tutto è dolce mentre fa la bella vita, rimbalzando da incontri con Donald Trump e poi saltando su jet privati ​​a confutazioni di alto livello con i reali sauditi e persino Lord Coe. Quasi ogni mossa viene pubblicata su Instagram, mentre incontra il suo ultimo “amico”, ma poi i media si presentano per fare domande e lui scompare. Intanto guadagna 3,6 milioni di sterline all’anno”.

ilnapolista © riproduzione riservata