L’edificio Napoli ha fondamenta solide. Gli azzurri devono migliorare la fase offensiva, al momento sono settimi per gol segnati

Lukaku al Maradona non segna dal 4 ottobre, contro il Como
Ne scrive Repubblica Napoli con Pasquale Tina:
La prima fase è quasi completa. L’edificio Napoli ha fondamenta solide. Lo certificano i numeri: i 9 gol subiti in appena 12 partite di campionato rappresentano un’inversione di tendenza chiara rispetto ai problemi della scorsa stagione con una fragilità congenita in fase di non possesso. Ma serve un ulteriore passo in avanti, al quale Antonio Conte sta lavorando da tempo. L’obiettivo è migliorare la proposta offensiva per restare in vetta e recitare un ruolo da protagonista nella lotta scudetto.
Il Napoli vuole tornare a vincere al Maradona e la classifica alla voce gol segnati (gli azzurri al momento sono settimi) necessità di un’impennata. Ogni riferimento a Romelu Lukaku non è puramente casuale. L’orchestra di Conte ha bisogno del suo solista per mettere in difficoltà un avversario agguerrito come la Roma. Big Rom – il cui bilancio è di 4 gol e altrettanti assist in 10 partite – punta a cambiare marcia e spera di raccogliere i frutti del grande lavoro fisico cui si è sottoposto per due mesi. Qualche (timido) progresso è emerso nel primo tempo con l’Inter e nella sfida con l’Italia che l’attaccante ha disputato per intero, ma serve il terzo indizio. Torna ad indossare l’azzurro con l’obiettivo di stupire e aggiornare il suo rendimento al Maradona. L’ultima esultanza di Lukaku – dagli undici metri – risale al 4 ottobre contro il Como. Prestazione molto positiva con un rigore segnato e due assist.
Lukaku il gigante buono: passa più tempo con i suoi figli che a godersi la vita mondana (CorSport)
Romelu Lukaku domenica affronterà la sua ex squadra, la Roma, in cui ha giocato lo scorso anno in prestito dal Chelsea. E tra presente e passato, il Corriere dello Sport dedica un pezzo alla vita fuori dal campo dell’attaccante del Napoli.
Fabio Mandarini e Chiara Zucchelli scrivono sul quotidiano:
Lo scugnizzo Romelu contro Rom de Roma. Il presente e il passato, non esattamente un derby dei cuori infranti come quello di San Siro con l’Inter, ma pur sempre la sfida a una ex. Lukaku oggi è a Napoli, ma le abitudini sono più o meno uguali: casa e calcio, la famiglia, un maestro per amico. Da Mou a Conte. Romelu è molto legato al Belgio, la sua terra, ma è anche un uomo aperto alle tradizioni delle città del calcio: di Roma amava la carbonara, di Napoli invece la pizza. E’ attentissimo alla privacy della sua famiglia e la protegge lontano dalla città. Per vivere ha scelto Licola, 19 chilometri da Napoli, in una villa dove passa il tempo libero con i figli. Con lui ci sono mamma Adolphine e la sua compagna. Un giro in barca per il Golfo con l’amico Dries Mertens; la spesa al supermarket; un autista per spostarsi agevolmente. Rarissime le uscite e tanto tempo con i bambini. I compagni lo adorano, il gigante buono.
A Roma aveva legato molto con Dybala e Svilar, suo connazionale:
Qualche uscita, rara, con i compagni di squadra. Lukaku ha vissuto gli otto mesi romani come una tappa di passaggio. Bruxelles e Anversa, il Belgio, l’unico posto che veramente Big Rom considera casa. Se, però, a Milano viveva il centro ogni giorno e a Londra i quartieri più alla moda, con Roma il feeling non è mai scattato fino in fondo. Da settembre 2023 a maggio 2024, ha conosciuto poco la parte mondana di Roma e ha preferito ritagliarsi attimi familiari. Sempre con il solito look, felpa e cappuccio, per non essere riconosciuto.