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Becker: «Chi può dire se Sinner dominerà come Djokovic, non bisogna mettere sulle spalle di questi giocatori troppa pressione»

Alla Gazzetta: «Ho visto molte partite di Jannik ultimamente, è davvero in forma. Il suo stile ricorda Djokovic»

Becker: «Chi può dire se Sinner dominerà come Djokovic, non bisogna mettere sulle spalle di questi giocatori troppa pressione»
Boris Becker, German former tennis player and coach of Denmark's Holger Rune follows the game against Italy's Jannik Sinner during their first round-robin match at the ATP Finals tennis tournament in Turin on November 16, 2023. (Photo by Tiziana FABI / AFP)

In un’intervista per la Gazzetta, l’ex tennista Boris Becker ha esaltato le qualità di Jannik Sinner, attuale numero 1 del mondo e vincitore del Masters 1000 di Shanghai.

Boris, attendiamo la sua certificazione: è un Sinner stile Djokovic?

«Ho visto molte partite di Jannik ultimamente, è davvero in forma. Dallo Us Open avanti sta giocando nettamente il suo miglior tennis. Quanto a Nole, sì. Lo stile lo ricorda molto, soprattutto per la costanza di rendimento. Jannik non scende mai “sotto il par”, gioca sempre a un livello molto alto e porta in campo un tennis di qualità eccelsa. Mette grande velocità nei suoi colpi e spinge gli avversari lontani dalla linea di fondo. Quando Nole era un po’ più giovane, fino a un paio d’anni, fa riusciva a dominare gli scambi da fondo grazie ai suoi fondamentali, al lavoro di piedi e alla velocità».

Il risultato è una pressione asfissiante sugli avversari.

«Esattamente. Fin dalla risposta, o appena la palla inizia a viaggiare, Jannik entra in possesso della linea di fondo: chi controlla la velocità degli scambi da fondo alla fine comanda. E lui impone un ritmo altissimo. Molti dei tennisti, ad eccezione forse di Alcaraz o Djokovic, non riescono a mantenere tale velocità a lungo. Per questo alla fine commettono errori o prendono troppi rischi per uscire dallo scambio. Oppure stanno così tanto lontano dalla linea che il campo è completamente aperto».

Sulle tre sconfitte contro Alcaraz:

«Perché Carlos è in grado di giocare a una velocità forse anche superiore a quella di Sinner, ma non ha la stessa costanza. Però, quando Alcaraz gioca il suo tennis al più alto livello, diventa difficile anche per Jannik batterlo. Quando lotti per il numero 1, per gli Slam, allora fai di tutto per superare il tuo rivale e sali di livello in maniera eccezionale, come fa Carlos».

Che tuttavia, a volte, ha perso partite contro avversari molto meno forti.

«Carlos è un giocatore capace di gesti mirabolanti: dal punto di vista del divertimento puro è probabilmente più bello da vedere rispetto a Sinner, discese a rete, drop shot, molto vario. Ma l’italiano ha dalla sua la costanza, quello di Alcaraz invece è un gioco molto rischioso».

Becker: «Non si può mettere troppa pressione a questi giocatori, esiste un solo Nole, un solo Federer e un solo Nadal»

Sinner riuscirà, un giorno, a essere dominante come Djokovic?

«Chi può dirlo. Però non bisogna mettere sulle spalle di questi giocatori troppa pressione: vincere 24 titoli dello Slam è qualcosa di sovrumano, così come le 428 settimane da numero 1 al mondo. Esiste un solo Nole, un solo Federer e un solo Nadal. Ma penso che con questi ragazzi il tennis sia davvero in ottime mani».

Tornando a Sinner, riesce a vincere anche in un momento difficile come quello che sta vivendo per il caso Clostebol.

«Immagino non sia per niente facile questo periodo. Durante l’estate, si è visto, ha sofferto molto per questa situazione, e infatti sia al Roland Garros che a Wimbledon non è andato troppo bene, si capiva che non era centrato. Ora per lui giocare è un modo per restare focalizzato soltanto sul tennis».

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