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Grassani: «Nel 2023 la Serie A ha versato agli agenti dei calciatori 220 milioni di euro»

L’avvocato in Senato: «È un dato che non può reggere in un sistema che è indebitato sino al collo. Bisogna limitare gli agenti in campo giovanile»

Grassani: «Nel 2023 la Serie A ha versato agli agenti dei calciatori 220 milioni di euro»
L'avvocato Grassani

L’avvocato Mattia Grassani, è intervenuto, dopo il presidente De Laurentiis, in Senato per discutere dei problemi del calcio italiano, in particolare sui decreti che regolano le attività degli agenti di calcio:

“La senatrice ha offerta una interpretazione del decreto legislativo 36 del 2021 assolutamente centrata. E’ un decreto che è servito a portare in emersione lavoro nero, finto volontariato ecc. C’è però un problema, questo decreto oggi, nella attuazione è in grado di destabilizzare comparti del movimento sportivo allagragtissimo. Perchè è stato abolito il vincolo, quindi dall’entrata in vigore del decreto ad oggi per ogni stagione sportiva, tutti i tesserati non professionisti, del settore giovanile, di società professionistiche o dilettantisiche da 14 anni in su, cessano di avere il vincolo con il club. E il combinato disposto con il dispositivo del decreto 37 ha liberalizzato l’attività dell’agente. Noi oggi pensiamo che un agente può intrufolarsi negli spogliatoi di ragazzini di 15 anni del Borgo Rosso e raccogliere la procura di questi ragazzini.

Allora la proposta, l’indicazione è: ragioniamo sull’introduzione di un vincolo oppure di un contratto di apprendistato che però non sia volontario e paritario. Perchè se l’atleta non lo firma non si vincola. Quindi ogni anno, tutte le società soprattutto quelle amatoriale, dilettantistiche e giovanili perdono tutti gli sforzi investiti nei calciatori. Allora, noi abbiamo due decreti che ci hanno restituito società di calcio più povere e una forza maggiore agli agenti, ancora maggiore di quella precedente.

Nel 2023 la Serie A ha versato agli agenti 220 milioni di euro: è un dato che non può reggere in un sistema che è indebitato sino al collo. Intervenire su questi decreti limitando la possibilità per gli agenti di fare proseliti in ambito giovanile e in ambito dilettantistico: che poi è un controsenso. Un agente assiste un calciatore che è dilettante, magari per stipulare un contratto da 10-12 mila euro all’anno: ma che bisogno c’è dell’agente? Dall’altro le società non hanno la possibilità di ricavare alcun chè rispetto alla formazione dei giovani: perchè anche quando avessero giovani forti all’interno dell’organico, al 30 giugno dell’anno successivo questi giovani evaporano”

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