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Xavi: «Non sono rimasto al Barcellona per i soldi. I giovanissimi e la dirigenza credono in me»

In conferenza anche Laporta: «I nostri giovani hanno bisogno di stabilità. Non abbiamo mai cercato un altro allenatore».

Xavi: «Non sono rimasto al Barcellona per i soldi. I giovanissimi e la dirigenza credono in me»
Barcelona's Spanish coach Xavi gestures during the UEFA Champions League Group H football match between Royal Antwerp FC and FC Barcelona at the Bosuilstadion in Antwerp, on December 13, 2023. (Photo by JOHN THYS / AFP)

Xavi ha deciso di continuare ad allenare il Barcellona anche nella prossima stagione. La conferenza stampa insieme al presidente Joan Laporta.

Xavi resta al Barcellona, la presentazione

Inizia a parlare Laporta:

«Sono lieto di annunciare che Xavi continuerà come allenatore del Barça. Ha l’ambizione di continuare a vincere, ora è più competitivo. Saranno apportate poi alcune modifiche. Da quando ci siamo incontrati ieri eravamo sicuri fosse una buona notizia. La squadra che abbiamo, che si sta consolidando, con i giovanissimi, ha bisogno di questa stabilità. Xavi è un riferimento per i giovani e possiamo dimostrarlo. Sono particolarmente felice oggi. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato all’unanimità questa decisione».

«L’anno scorso hanno vinto la Supercoppa e il campionato. Non abbiamo raggiunto gli obiettivi che volevamo quest’anno, ma siamo convinti che sia la decisione migliore che lui rimanga e dia stabilità al club. Crede nel Barça e in questo progetto».

Passa la parola a Xavi:

«Sapete che sono un tifoso del Barcellona e cerco sempre di fare il meglio per il club. Quando ci siamo incontrati con il presidente ho trovato grande fiducia. La complicità dei giocatori è stata molto importante, mi hanno fatto capire che questo progetto deve continuare. Stiamo lavorando bene, è un progetto vincente. Sono molto grato, penso che sia la decisione migliore».

La conferenza del tecnico con Laporta

Laporta sul futuro del club:

«Il direttore sportivo e l’allenatore lavoreranno per migliorare la squadra, ma non dirò quali cambiamenti ci saranno. Sono loro che decidono cosa fare. Abbiamo una squadra giovane, presente e futuro, e uno spogliatoio unito. Inoltre, i tifosi sono entusiasti. Chiedo ai tifosi del Barcellona di credere nel progetto, che sarà un successo».

Il presidente ha poi parlato del prossimo calciomercato:

«Stiamo lavorando per cercare di fare qualche acquisto. L’altro giorno la Liga si è congratulata con noi per gli sforzi che stiamo facendo».

Su quanto accaduto nel Clasico con il gol fantasma di Yamal:

«Dopo il Bernabeu la reazione immediata è stata di totale indignazione per il trattamento arbitrale. Abbiamo già chiesto alla Federazione le immagini».

Sulla ricerca di un nuovo allenatore:

«Ho detto a Xavi che non avremmo fatto nulla fino alla fine della stagione, che non avremmo cercato un allenatore, in attesa di vedere come finiva il campionato e come stesse lui».

Sui progetti per il futuro:

«Perdere porta conseguenze e ci saranno cambiamenti. Ma pur non avendo raggiunto gli obiettivi, ci sono giovani giocatori che stanno facendo bene. Agiamo con senso di responsabilità».

Laporta sulla stabilità finanziaria del club:

«Secondo i calcoli di LaLiga già da questa stagione o dalla prossima andrà tutto bene con il “fair play”. Oggi siamo ancora in un processo di ripresa economica che non ci consente grandi operazioni».

Xavi sui motivi della sua decisione e se ne ha parlato con i calciatori:

«Non è stata una decisione facile. A gennaio ho comunicato al presidente, Deco e al Consiglio che era il meglio per il club se me ne fossi andato. Ora le circostanze sono cambiate. Penso che il progetto non sia finito. I giocatori lo sanno, credono nel progetto e io ho cambiato idea».

Sulle decisioni per gli acquisti:

«Sono molto in sintonia con Deco e il presidente. Ci impegneremo sempre per il bene del club. Non ho posto alcuna condizione.»

Si è pentito di quanto detto a gennaio?

«La decisione di andarmene era giusta perché il club aveva bisogno di un cambiamento. Ora penso non sia più così. I giovani e lo staff mi hanno dato il loro sostegno, oltre alla fiducia del presidente e di Deco. Solo i saggi cambiano idea».

Su cosa succederà in futuro:

«So che ci saranno sempre molte critiche, ma sono forte per affrontarle. Il mio progetto Barça non è finito e daremo tutto. A livello tattico siamo stati migliori del Psg, sia all’andata che al ritorno. Dopo l’espulsione di Araujo dovevamo fare meglio. Lo staff e i giocatori hanno imparato molto. L’anno prossimo andrà meglio».

Per Xavi la decisione è presa e non ha intenzione di cambiare idea:

«Continuerò qualunque cosa accada. Il mio impegno è totale. Non accadrà più. La fiducia che mi hanno dato è spettacolare e ora è il momento di lavorare».

 

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