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Suwarso: «Il Como come la Disney: parchi a tema, film, studios, media e merchandising»

Il dirigente del Como alla Gazzetta: «Era un piccolo progetto da 850mila euro, pensiamo di arrivare a un valore di un miliardo. Le valigie col marchio Como le vendono da Harrods»

Suwarso: «Il Como come la Disney: parchi a tema, film, studios, media e merchandising»

Mirwan Suwarso è il capo a Como. Il rappresentante dei fratelli Hartono, proprietari del Como. Sono i più ricchi proprietari di un club in Italia. La Gazzetta lo ha intervistato:

«Ora mi sento “produttore”, per realizzare il nostro progetto col Como».

Quale sarebbe?
«Avete presente la Disney? Parchi a tema, film, studios, media e merchandising. Tutto connesso in un’unica fase: la stessa cosa che dobbiamo fare nel Como».

La visione degli Hartono: «Pensiamo di arrivare a un valore di un miliardo»

Le parole di Suwarso:

«Guido tutta la parte sport e intrattenimento della famiglia Hartono in quattro Paesi. Il Como era un piccolo progetto legato alla città, oggi è un’industria. Siamo partiti con 850mila euro, pensiamo di arrivare a un valore da un miliardo tra sport, media, strutture, merchandising e turismo. Abbiamo investito nel fashion, le valigie col marchio Como le vendono da Harrods».

Sabato in tribuna c’era il pienone di parenti e amici della proprietà. Il legame è forte?
«Certo, sono molto appassionati. Alla signora Hartono interessano i progetti nelle scuole, come la crescita della squadra».

A Como un nuovo modo di vedere il calcio

Prima di Fabregas, l’esonero di Longo nonostante le vittorie:
«Avevamo vinto partite senza merito, rischiando troppo: una strada che non avrebbe portato
lontano. Meglio cambiare subito, dopo sarebbe stato tardi».

Poi arriva Fabregas e il Como diventa una realtà conosciuta in tutto il mondo.
«Sì ma se un allenatore è famoso ma non capace, è inutile. Anche Maradona ha allenato ma senza risultati. Fabregas ha inciso: mentalità nuova, identità italiana. Lui è l’architetto, è anche uno dei proprietari e dà la linea. L’allenatore però è Roberts».

Strana soluzione in Italia quella di rimuovere un allenatore che vince:
«Ho rispetto per le abitudini italiane, però bisogna ragionare in modo diverso. L’Italia guarda più al mercato interno che quello globale. Se la Premier incassa 5 volte di più non è perché ha un calcio migliore, ma perché vende meglio il suo prodotto nel mondo: il calcio italiano è più forte, ma fuori
non se ne accorgono».

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