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Il 30% di Ferrari sarà controllato da fondi Usa (Sole 24 Ore)

Non solo Exor, tra i grandi soci di Ferrari Blackrock ha il 5,69%, seguito da T. Rowe Price Associates, Inc. con il 4,48%. A questi si somma il 20% con residenza Oltreoceano.

Il 30% di Ferrari sarà controllato da fondi Usa (Sole 24 Ore)
Spielberg (Austria) 02/07/2023 - gara F1 / foto Scuderia Ferrari Press Office/Image Sport nella foto: Carlos Sainz

Il 30% del capitale Ferrari sarà controllato dagli Stati Uniti, come riporta Il Sole 24 ore. Il dato è stato svelato dalla Casa di Maranello nei documenti finanziari.

La Ferrari nelle mani (in parte) dei fondi Usa

Un peso rilevante, quello concentrato negli Usa, che in termini di controvalore corrisponde a qualcosa come 23 miliardi di euro (il flottante della Rossa, superiore al 50% del capitale, di cui il 30% è detenuto negli Stati Uniti) e fa da contraltare allo storico pacchetto detenuto dai due azionisti di riferimento della Casa di Maranello, Exor e Piero Ferrari. Proprio qui, negli assetti di comando, si registra inoltre un rafforzamento: il doppio piano di buy back messo in pista da Ferrari ha portato il peso dei due azionisti in termini di voti dal 48,8% al 52%, un controllo di diritto a tutti gli effetti in grado di blindare il gigante del lusso da incursioni esterne.

Il controllo combinato dei due piani di buy back di Ferrari, quello effettuato nel periodo 2019-2022 e il secondo, tuttora in corso, nel periodo 2022-2026, ha di fatto consolidato la presa di Exor su Ferrari. Il pacchetto detenuto dalla società di John Elkann nella Casa di Maranello oggi è pari al 24,65% che corrisponde a diritti di voto per il meccanismo del voto multiplo pari al 36,48%. Il pacchetto di Piero Ferrari pesa invece per il 10,48% a fronte di diritti di voto per 15,51%. In tutto dunque, fa il 52% dei diritti di voto di Ferrari, un controllo di diritto che garantisce all’asse Exor-Ferrari di blindare il colosso del lusso.

Cosa cambia ora?

La modifica sostanziale rispetto al rinnovo dell’accordo è l’estensione del patto a un terzo soggetto rappresentato da un Trust. Il figlio del fondatore ha infatti creato a fine anno un family trust per gestire la sua partecipazione e delineare i piani di successione in relazione alla struttura azionaria del gruppo. I beneficiari del trust sono la figlia Antonella, e i nipoti Enzo Mattioli Ferrari e Piero Galassi Ferrari. Proprio l’ingresso del Trust nelle pattuizioni e la predisposizione di un iter di successione ha portato qualcuno a ipotizzare in prospettiva un possibile disimpegno della famiglia da Ferrari. 

Un investitore di spicco con questo passaporto e azionista stabile nel libro soci della Rossa è rappresentato da Blackrock con il 5,69%, seguito da T. Rowe Price Associates, Inc. con un pacchetto del 4,48%. A conti fatti, dunque, c’è una quota del 10% detenuta stabilmente
da investitori americani, a cui si somma un altro 20% che ha residenza Oltreoceano.

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