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Simeone, comune di Napoli: «Stadio a Bagnoli? Io sto aspettando ancora un progetto serio»

A Radio Punto Nuovo: «Il Maradona resta lo stadio candidato ad Euro 2032. A breve partiranno i lavori, il Comune ha la possibilità di farlo: lo renderemo a norma per tutte le competizioni Uefa»

Simeone, comune di Napoli: «Stadio a Bagnoli? Io sto aspettando ancora un progetto serio»
Napoli 06/01/2021 - campionato di calcio serie A / Napoli-Spezia / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: stadio Armando Maradona

Simeone, comune di Napoli: «Stadio a Bagnoli? Io sto aspettando ancora un progetto serio»

Il consigliere del comune di Napoli Simeone è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo, dove ha commentato le parole di De Laurentiis.

«Stadio a Bagnoli? Non ci metteremo di traverso, sarò tra i primi ad aiutare ADL. Questo però sarà lo Stadio di De Laurentiis, il Maradona resta lo stadio della città e quello candidato ad Euro 2032. A breve partiranno i lavori al Maradona, il Comune ha la possibilità di farlo: lo renderemo a norma per tutte le competizioni Uefa».

«Stadio a Bagnoli? De Laurentiis ha buone idee, ma Bagnolo non è di sua proprietà»

«Stadio a Bagnoli? Io sono ancora in attesa di ricevere un progetto serio (ride ndr)… Vedremo se il Governo darà la possibilità a De Laurentiis di poter fare un investimento totalmente privato in un’area che ha bisogno di essere riqualificata come Bagnoli. Personalmente me lo auguro, ma ci sono studi di fattibilità da portare a termine ed è un iter molto lungo. Lo dico con grande rispetto, sono sincero: De Laurentiis ha delle buone idee, ma Bagnoli non è una sua proprietà. Quell’area lì è sotto vincolo e ci sono mille cavilli burocratici».

Sarà il Maradona il candidato ad Euro2032

«Questo però non c’entra nulla con Euro 2032. Non abbiamo bisogno di uno stadio di proprietà di De Laurentiis per portare l’Europeo a Napoli. Lo Stadio Maradona resta lo stadio della città e resta quello candidato per ospitare Euro 2032. Gli Europei si faranno a Napoli nell’impianto dei cittadini, De Laurentiis non è Marco Aurelio che decide il destino dell’Impero Romano. È un cittadino anche lui, per quanto un ottimo imprenditore e ottimo comunicatore. Dispiace constatare che abbia impiegato 40 giorni per capire che ristrutturare il Maradona secondo la sua visione non era percorribile. Ora speriamo che questa sua visione possa dare impulso alla città, con uno stadio nuovo. Sia chiaro: diventerebbe lo stadio di De Laurentiis, non della città di Napoli. Quello resta il Maradona».

Sui lavori

«Lavori al Maradona? È un problema che abbiamo risolto ieri sera, con le parole di Adl. Tutte le sue richieste fatte in conferenza stampa, si sono sciolte da sole. Stiano tranquilli i tifosi, lo stadio sarà reso moderno e abile a partecipare alle prossime competizioni europee. Il Comune di Napoli ha la possibilità di farlo e lo farà».

Sui tempi di costruzione del nuovo stadio

«Prima pietra a Bagnoli tra 18 mesi? Questo non lo so, di certo l’iter burocratico è molto lungo e travagliato. Non sarò tra quelli che si metteranno di traverso, anzi. Sarò tra i primi a dare una mano al presidente, se servirà anche a mettere il primo mattone. Restiamo vicini a tutti quelli che vogliono fare investimenti privati per il bene della città di Napoli. Quindi siamo al fianco di De Laurentiis, ma il Maradona resta lo stadio dei napoletani. Da tifoso, farebbe strano vedere due tifosi a distanza di 500 metri l’uno dall’altro».

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