Una lacuna fondamentale resa ancora più evidente dal confronto con la perfetta macchina da calcio messa a punto da Spalletti

Napoli, il 5-1 alla Juve fu la certificazione che Allegri non aveva un gioco. Lo scrive la Gazzetta.
Nel campionato scorso, l’incrocio regalò la pagina più esaltante del romanzo tricolore: un 5-1 di larghissimo muso, con 2 gol di Osimhen e uno di Kvara. Stasera dovrebbero giocare 11 campioni d’Italia su 11, un solo dubbio tra Zielinski, ormai un ex, e Traoré che dev’essere testato per il futuro. Il Maradona, che ha ritrovato Osi-Kvara e ha ricomposto integralmente il presepescudetto, pretende il remake di un anno fa, per tornare in alto.
La manita napoletana del 13 gennaio 2023 non fu un incidente di percorso, ma la certificazione più plateale di ciò che Allegri non è riuscito ad ottenere nella sua seconda vita juventina: un gioco. Una lacuna fondamentale resa ancora più evidente dal confronto con la perfetta macchina da calcio messa a punto da Spalletti: manovra collettiva, aggressiva, offensiva, sincronizzata.
La conferenza di Allegri prima di Napoli
Allegri: «Mondiale per Club? Siamo legati alle altre squadre»
Sul Mondiale per Club e le parole di De Laurentiis
«Non commento le parole di De Laurentiis, noi in questo momento non sappiamo neanche se parteciperemo alla Champions l’anno prossimo. Mancano ancora quattro vittorie e un pari per la quota punti Champions. Per il Mondiale per club non sapremo se parteciperemo, siamo legati ai risultati delle altre squadre».
E’ andato oltre gli obiettivi fissati per il valore della rosa?
«Facciamo di tutto per arrivare secondi, miglioreremmo la classifica dell’anno scorso».
Su Djalo
«Djalo è un giocatore giovane con buone potenzialità, sta crescendo e bisogna avere pazienza con lui».
Come neutralizzare Kvara
«Lo vedrò oggi. Non è questione di un solo giocatore, il Napoli ha una squadra molto forte. Bisognerà essere propositivi».
Sul Napoli di Calzona
«Sono cinque anni che non vinciamo a Napoli, sarebbe bello fare risultato domani. Bisogna giocare nella metà campo avversaria. Con il Barcellona (ndr Calzona) ha fatto una buona partita, fare sei gol in una partita non è facile. Ha lavorato con Sarri, le caratteristiche saranno simili».