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Il Napoli ha subito a lungo, sempre tristemente distante dal bel ricordo di sé (Gazzetta)

Incapace di produrre bellezza in velocità come un tempo. Ma nell’ultima mezz’ora ha meritato il pari. L’Inter è stanca

Il Napoli ha subito a lungo, sempre tristemente distante dal bel ricordo di sé (Gazzetta)
Db Milano 17/03/2024 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Benjamin Pavard-Olivera Miramontes Mathias

Il Napoli ha subito a lungo, sempre tristemente distante dal bel ricordo di sé. Lo scrive Luigi Garlando sulla Gazzetta nell’analisi di Inter-Napoli 1-1.

Inzaghi potrà gestire in serenità, come il Napoli un anno fa che calò senza problemi in coda al torneo. La seconda stella non vacilla. Ma la squadra è stanca, visibilmente e comprensibilmente, dopo la lunga fuga e tante partite ravvicinate. A partire dalla ThuLa e da colonne che hanno tirato per mesi la carretta, come Barella. Il Napoli ha subito a lungo, sempre tristemente distante dal bel ricordo di sé, incapace di produrre bellezza in velocità come un tempo, senza l’acciaccato Osimhen e con un Kvaratskhelia minore. Ma nell’ultima mezz’ora, piena di buona volontà, con un Lobotka cresciuto, ha meritato il pari di Juan Jesus che la porta a -6 dalla Roma quinta e tiene vive le speranze di Champions, complici gli scontri diretti in casa. Fermare la capolista dà comunque morale. Il titolo della serata? Un mesto passaggio di consegne.

Il Napoli visto da Calzona (la conferenza)

Il tecnico del Napoli, Francesco Calzona ha parlato in conferenza stampa al termine della sfida contro l’Inter che gli azzurri hanno pareggiato.

«Per risolvere tutti i problemi ci vuole un mago, ci alleniamo poco, si va per priorità, si cerca di mettere a posto la partita successiva, ci siamo rimasti vicino alla porta, abbiamo concretizzato male però sono molto contento della prestazione della squadra».

«Dobbiamo essere più incisivi sotto porta, abbiamo talmente poco tempo che è difficile sistemare tutto e risolvere tutto. Sette partite in 24 giorni sono un’infinità, poi ci metti il recupero e la preparazione, Abbiamo sette o sei allenamenti tattici, sono pochi. Non è un alibi, è oggettivo».

Acerbi Juan Jesus.

«Ho incrociato Juan Jesus mentre stavo venendo in sala stampa, non so niente, gli ho fatto solo i complimenti per la prestazione».

Giocatori più liberi mentalmente.

«In questi mesi hanno sentito talmente tanti discorsi. che ho parlato pochissimo. Dobbiamo liberarci di tutte le problematiche e mettersi a lavorare. Sono il terzo allenatore, sarebbe stato controproducente parlare».

Ha fatto riflessioni sul futuro.

«C’è talmente tanto da fare che non ho tempo di parlare con la famiglia. Parlo con mia figlia una volta al giorno, talvolta neanche una volta al giorno. In questo momento non mi interessa. Ho un contratto con la federazione slovacca, non mi hanno mai fatto mancare niente, mi sono sempre trovato molto bene con loro».

La conferenza si chiude con Nicola Lombardo, responsabile comunicazione del Napoli, che dichiara la vicinanza del Napoli a Joe Barone e alla famiglia con auguri di pronta guarigione.

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