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Abodi su Acerbi rompe l’imbarazzante muro delle istituzioni e ricorda che l’Italia è antirazzista

Dopo le pessime frasi di Spalletti (“bisogna andarci piano, sono bravi ragazzi”) e il silenzio di Gravina, finalmente interviene Abodi

Abodi su Acerbi rompe l’imbarazzante muro delle istituzioni e ricorda che l’Italia è antirazzista
Roma 16/12/2023 - Atreju: Festa Fratelli d’Italia / foto Image nella foto: Andrea Abodi

Abodi su Acerbi rompe l’imbarazzante muro delle istituzioni e ricorda che l’Italia è antirazzista.

Finalmente arriva un uomo delle istituzioni a dirci che non siamo folli a essere sgomenti per tutto quel che è accaduto e sta accadendo in Italia dopo la vicenda Acerbi-Juan Jesus. Finalmente un uomo delle istituzioni prende la parola e dichiara apertamente da che parte sta. Con la frase «mi auguro che Acerbi stia a posto con la sua coscienza» il ministro per lo Sport Abodi esprime quel che pensano praticamente tutti. E cioè che quelle frasi Acerbi le abbia pronunciate. Poi il giudice sportivo ha ritenuto di non condannarlo per assoluta mancanza di prove e di indizi. Giuridicamente ci può anche stare. Ma giuridicamente. Nella realtà dovrebbe essere chiaro a tutti quello che è accaduto. E francamente prima delle dichiarazioni di Abodi non era così chiaro da quale parte stessero le istituzioni. Esigenza che deve aver avvertito anche il signor ministro, altrimenti non avrebbe detto: “Non vorrei solo rincorrere la cronaca, ma vorrei anticiparla. E dire che siamo contro il razzismo lo ritengo a questo punto non scontato”.

Subito dopo la vicenda, in occasione dell’allontanamento di Acerbi dalla Nazionale, la Federcalcio ha diramato un comunicato anodino in cui ha preso per buona la versione del calciatore interista (cosa che non ha fatto l’Inter) e ha sottolineato che la decisione era stata presa per la serenità del calciatore e del gruppo. Spalletti, soprattutto nel suo secondo intervento, ha rilasciato frasi molto ma molto discutibili, una sorta di invito al silenzio: «a livello di pubblicità siamo sopra alla realtà vera, bisogna andarci piano, sono due bravi ragazzi». Ma stiamo scherzando? Che vuol dire bravi ragazzi? Lo abbiamo già scritto: il razzismo ci sembra un tantinello più importante del tirar tardi con la Playstation, tema che pare stare molto a cuore al nostro commissario tecnico. Di Gravina si sono perse le tracce. Non una dichiarazione sul caso.

Abodi con poche parole ha ricordato i principi base di un Paese civile. Ha ricordato che l’Italia almeno formalmente è un paese antirazzista. Poi, ripetiamo, comprendiamo perfettamente i principi base dell’ordinamento giuridico, il rispetto delle garanzie per l’imputato. Però farci passare per fessi, o per folli, no. Siamo nelle tristi condizioni di dover ringraziare il ministro Abodi per aver dichiarato quel che avrebbe dichiarato sin dal primo momento qualsiasi bambino dai sette anni in su.

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