Le ricadute del derby sui media. I laziali lamentano sempre una sottoesposizione e stavolta effettivamente hanno ragione

Su Repubblica Roma on line non c’è traccia della vittoria della Lazio sul Bayern.
A Roma il derby non finisce mai. Assistere alla rivalità tra romanisti e laziali è una meraviglia senza fine per chi non appartiene ad alcuna delle due fazioni. Una delle accuse mosse dai laziali è quella di vivere in una bolla in cui i media sono controllati e manovrati da anime giallorosse. I laziali sono sempre in minoranza, in città come nei media. Una delle ultime polemiche riguardò Mihajlovic che all’indomani della sua morte venne quasi pubblicato nelle due stagioni in cui giocò con la Roma e quasi mai con la maglia della Lazio in cui militò sei stagioni.
E oggi, all’indomani della vittoria della squadra di Sarri sul Bayern, per i laziali è meglio non collegarsi all’edizione on line di Repubblica Roma. Non c’è traccia della prestigiosa vittoria. In home c’è la notizia che i Friedkin hanno licenziato il capo della comunicazione Pietrafesa. Notizia che, con buona pace del diretto interessato e dei suoi familiari, effettivamente non ha tutto questo appeal. È alla lontana la conferma che i Friedkin stanno provando in tutti i modi ad alleggerire i costi, forse in previsione della cessione del club.
Nulla in confronto al successo sul Bayern. Successo di cui non v’è traccia nemmeno nella sezione sportiva di Repubblica Roma on line. Si comincia con “Lina Souloukou, la donna sola al comando dell’As Roma. Un potere ibrido che diventa immobilismo”, ritratto di questa manager della Roma.
Segue: Roma, il tesoretto dei Friedkin si chiama Diego Llorente.
E poi, uno dietro l’altro, vecchi pezzi su Baldanzi, Sinner, De Rossi, Mourinho, Volley Roma, la morte di Gigi Riva e giù giù.
Della Lazio non v’è traccia.
Nell’edizione nazionale, invece, va riconosciuto che la pagina dello Sport si apre con un articolo sulla Lazio che ha battuto il Bayern. A Roma invece non si passa. Repubblica Roma è giallorossa.