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Il sindaco Manfredi patteggia alla Corte dei Conti e Napoli resta in silenzio (Il Fatto)

Incarichi professionali quando era rettore e docente. Risarcirà 200mila euro anziché 700mila. In città zero dibattito eppure ci si infiamma per molto meno

Il sindaco Manfredi patteggia alla Corte dei Conti e Napoli resta in silenzio (Il Fatto)

Il sindaco Manfredi patteggia alla Corte dei Conti e Napoli resta in silenzio. Lo scrive Il Fatto quotidiano con Vincenzo Iurillo.

Scrive Iurillo:

a far rumore è il silenzio. La notizia del patteggiamento davanti alla Corte dei Conti del sindaco di Napoli ed ex ministro dell’istruzione del Conte-2, l’ingegnere Gaetano Manfredi, che ha chiuso concordando 200.000 euro di risarcimento un contenzioso che rischiava di costargliene oltre 700.000, con la magistratura contabile alle calcagna che gli rimproverava incarichi professionali quando era docente e Rettore dell’università di Napoli senza – a loro dire – il permesso dell’ateneo, è apparsa sulle pagine napoletane del Corriere della Sera ed è rimasta lì. Senza repliche, senza approfondimenti, senza polemiche, senza dibattito. In una città che si infiamma per molto meno, quasi nessuno ha ritenuto di cavalcare questa storia e di chiedere spiegazioni.

Solo in due hanno provato a smuovere le acque, peraltro suscettibili dell’accusa di parlare per fatto personale. Ovvero l’ex sindaco Luigi de Magistris e il penalista Domenico Ciruzzi, candidato di de Magistris alle Politiche 2022 ed ex presidente del Premio Napoli, defenestrato dal nuovo primo cittadino che gli ha preferito il popolarissimo scrittore Maurizio De Giovanni.

L’avvocato ha scritto al Corriere del Mezzogiorno denunciando “il silenzio di tutta la stampa”, “il clima di omertà” per quello che a suo dire era un caso di “impegno professionale sottratto a tutti gli studenti in danno del loro futuro”.

L’ex sindaco invece ha sottolineato un punto: la sentenza è stata pubblicata senza riferimenti precisi agli incarichi professionali per i quali Manfredi era finito sotto inchiesta contabile. È uno degli effetti del patteggiamento. Che lascia inevasa la risposta alla domanda se il professionista Manfredi abbia lavorato per situazioni in conflitto d’interessi col Comune di Napoli di cui oggi è sindaco. È la domanda che pone de Magistris: “Ci dica chi sono i committenti degli incarichi espletati indebitamente e se ci siano oggi conflitti d’interessi: se ha attestato l’esistenza del procedimento contabile quando si è insediato, e se è stato sottoposto a procedimento disciplinare dall’ateneo di cui è stato Rettore”.

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