Inchiesta internazionale: sono almeno 28 le società europee che hanno chiuso trasferimenti di 30 giocatori con società “bannate”, senza rispettare le regole Uefa

Ventotto squadre europee hanno chiuso trenta trasferimenti con club russi, nonostante le sanzioni. Dopo l’invasione militare dell’Ucraina e l’inizio della guerra 18 giocatori sono arrivati in Europa per un totale di 66 milioni di euro pagati a club i cui proprietari sono soggetti a sanzioni, usando spesso conti bancari europei ad essi collegati. Tutte cose vietate dalla Commissione Europea. Lo rivela un’inchiesta giornalistica internazionale coordinata dall’olandese Follow the Money e alla quale partecipano 13 giornali, tra cui El Paìs in Spagna.
I giornalisti hanno analizzato tutti i trasferimenti e gli azionisti dei club russi coinvolti: ci sono casi di club in mano a banche statali, compagnie petrolifere, milionari della lista Forbes e perfino signori della guerra come Ramzan Kadyrov, il cosiddetto “segugio di Putin” che governa la Cecenia, scrive El Paìs.
“Questi club potrebbero aver violato le sanzioni: se la squadra appartiene a un oligarca o a un’entità sanzionata, può facilmente essere considerata una violazione”, riassume Ángel Saz, direttore del Centro di Economia Globale e Geopolitica dell’Esade. L’avvocato ed esperta russa di sanzioni Heleen Over di Linden è d’accordo: “Questi trasferimenti non sono consentiti delle norme sulle sanzioni”.
El Paìs si sofferma sulle squadre spagnole. Il caso della Real Sociedad è il più macroscopico: ad agosto ha ingaggiato Arsen Zakharyan dalla Dinamo Mosca, squadra di proprietà della banca statale russa Vtb Bank, sanzionata da Ue e Stati Uniti. Operazioni del genere le hanno effettuate, in Spagna, anche Almería, Cadice ed Elche.
Lo Spartak Mosca è tra i club russi coinvolti, appartiene a Lukoil, una delle più grandi compagnie petrolifere e di gas del mondo, sanzionata dagli Stati Uniti dall’annessione della Crimea nel 2014. Le sanzioni degli Stati Uniti sono extraterritoriali – spiega El Paìs – il che significa che possono esigere il pagamento di una multa oppure vietare alle aziende nordamericane di fare affari con l’entità che ha violato la sanzione.
Se i pagamenti diretti a entità che dipendono da una persona sanzionata sono vietati, come chiarisce la Commissione europea, non pagare un calciatore non è un’opzione – continua El Paìs – secondo le regole Uefa, le squadre professionistiche non possono avere debiti tra loro o sono penalizzate con l’esclusione dalle competizioni continentali. La Uefa ha inviato una lettera alle federazioni per aiutarle a superare l’ostacolo con i club russi: una squadra deve dimostrare di aver fatto tutto il possibile per pagare o può depositare l’importo del trasferimento nelle mani della Federcalcio nazionale.
Le federazioni olandese e belga hanno ammesso di utilizzare questa strada. Almeno 18 dei trasferimenti analizzati hanno riguardato l’acquisto di giocatori da squadre europee a club russi, ma solo il Psv Eindhoven ha spiegato di aver seguito le indicazioni della Uefa.