ilNapolista

Bergomi: «Lautaro Martinez cintura Lobotka, ma non vedo un fallo clamoroso»

A Sky: «Tendenzialmente gli arbitri su questo tipo di contatto, giusto o sbagliato, lasciano correre, soprattutto in queste zone del campo»

Bergomi: «Lautaro Martinez cintura Lobotka, ma non vedo un fallo clamoroso»
Db Napoli 03/12/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Davide Massa

Bergomi: «Lautaro Martinez cintura Lobotka, ma non vedo un fallo clamoroso»

Napoli-Inter è finita 3-0. Ieri sera la sconfitta degli azzurri è stata viziata da alcuni episodi dubbi non sanzionati dall’arbitro Massa. Sull’1-0, prima del gol l’azione parte da un recupero palla di Lautaro Martinez. L’argentino, nel tentativo di gestire la palla, entra in contrasto con Lobotka. Prima di finire entrambi a terra, Lautaro avvolge con il braccio sinistra il bacino del centrocampista del Napoli. L’arbitro, vicino all’azione, non fischia il fallo e lascia giocare. Nello sviluppo, poi, il gol del vantaggio interista. Nel secondo tempo anche episodio in area di rigore neroazzurra. Acerbi mette il piede sul tallone di Osimhen. Anche in questo caso l’arbitro lascia correre.

Nel post partita, a commentare il primo episodio è Beppe Bergomi, ex difensore dell’Inter:
«Tendenzialmente gli arbitri su questo tipo di contatto, giusto o sbagliato, lasciano correre, soprattutto in queste zone del campo. Qui in caduta Lautaro Martinez cintura Lobotka, ma non vedo un fallo clamoroso».

Di diverso parere sono invece i diversi quotidiano sportivi. Il Corriere dello Sport per esempio parla di “partita toppata” da Massa. Barbano scrive:
Le scandalose decisioni di Massa e Marini non assolvono il Napoli. La cui subalternità si tocca nell’inconsistente reazione dopo il gol subito, di rientro dagli spogliatoi. Mazzarri ha fatto ciò che ha potuto, ma lo sfascio ha inquinato le fondamenta più remote dell’architettura. Sì, il Napoli è tornato umile, cioè consapevole dei suoi limiti, dopo gli improbabili azzardi del francese.

A ben vedere, il palleggio è sempre più lento, il pressing sempre meno assediante. Se l’Inter raddoppia e spesso triplica la marcatura sui portatori di palla capaci dell’uno contro uno, e cioè su Kvara e Politano, è perché la palla arriva a questi lenta e prevedibile, e nessuno gli corre attorno per suggerire varianti. Nove falli laterali su dieci vengono battuti all’indietro. E lo stesso accade per i passaggi. Di lato, o alle spalle, mai ficcanti in percussione, mai triangolando verso la trequarti.

ilnapolista © riproduzione riservata