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Bagnaia: «La vittoria in Indonesia ci ha sbloccato. Ogni tanto scendere in basso serve per risalire»

Al Messaggero: «È inutile nascondersi, Marc è forte. Ma ci sono altri sette piloti sulla Ducati. Mi piacerebbe vincere anche in Superbike»

Bagnaia: «La vittoria in Indonesia ci ha sbloccato. Ogni tanto scendere in basso serve per risalire»
Valencia (Spagna) 26/11/2023 - gara Motogp / foto Imago/Image Sport nella foto: Francesco Bagnaia ONLY ITALY

Il Messaggero ha intervistato il campione del mondo Moto Gp, Francesco “Pecco” Bagnaia. Il pilota italiano racconta la vittoria del suo secondo mondiale e fissa gli obiettivi per il futuro.

«Il Mondiale di quest’anno è stato completamente diverso dall’anno scorso, però per certi aspetti più difficile. Quando l’anno scorso ero a -91 punti, infatti, l’unica possibilità per recuperare su Quartararo era quella di vincere tutte le gare. E ne abbiamo vinte quattro di fila. Quest’anno invece, dopo Barcellona è stata dura: perché fisicamente ci ho messo un po’ a riprendermi, mentalmente ancora di più».

Quando è arrivata la consapevolezza di poter vincere il Mondiale?

«Quello che ci ha sbloccato mentalmente è stata la vittoria in Indonesia, dove partivamo tredicesimi e abbiamo vinto. Quello sicuramente è stato un punto di svolta. Avrei fatto fatica ad accettare una sconfitta, ma ogni tanto serve scendere in basso per poi risalire».

Martin un avversario tosto:

«Ha fatto paura nella seconda parte di stagione. E ammetto che come velocità qualche volta è stato più veloce di noi. La sua più grande caratteristica è l’essere esplosivo: entra in pista e martella da subito».

Il prossimo anno anche Marc Marquez salirà in sella a una Ducati:

«È inutile nascondersi, Marc è forte e potrà sfruttare la moto di quest’anno, la Gp23 che è andata molto bene. Lui scende da una moto difficile e sale sulla miglior moto che c’è. Un pilota come lui andrà forte. Ma ci sono altri sette piloti sulla Ducati, sarà tosta…».

I proposito di Bagnaia per il 2024. Il terzo titolo di campione del mondo consecutivo sarebbe qualcosa di incredibile:

«Di solito guardo le statistiche e i numeri a fine stagione. Ecco, Wikipedia è una pagina che consulto molto. E poi, perché no, in futuro mi piacerebbe andare in Superbike e diventare il primo campione del mondo della Moto Gp a vincere il titolo anche lì. Ma c’è ancora tanto tempo».

 

 

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