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Moratti: «Mazzarri? Una scelta che non mi aspettavo, può essere utile psicologicamente»

A Radio Anch’io Sport: «Certo l’esperienza ce l’ha. All’Inter fece quello che doveva fare, ma era nel mezzo di un cambio societario, poverino»

Moratti: «Mazzarri? Una scelta che non mi aspettavo, può essere utile psicologicamente»
Db Milano 30/05/2017 - premio 'Rosa Camuna' / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimo Moratti

Moratti: «Mazzarri? Una scelta che non mi aspettavo, può essere utile psicologicamente»

Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, a Radio Anch’io Sport.

«Mazzarri? Una scelta che non mi aspettavo. E’ il vecchio leone che conosce il calcio e che può essere utile psicologicamente. Già il fatto che abbia vinto con l’Atalanta è importante. Certo l’esperienza ce l’ha. All’Inter? Fece quello che doveva fare, ma era nel mezzo di un cambio societario, poverino».

Ha detto che Juventus-Inter non è stata una brutta partita, beato lui.

Ha parlato anche del Milan.

«Il Milan ha giocatori con nomi troppo difficili per mettersi a criticarli».

LO SPOGLIATOIO DEL NAPOLI È CON MAZZARRI (CORSPORT)

Lo spogliatoio del Napoli è con Mazzarri.

Lo scrive il Corriere dello Sport con Fabio Mandarini che evidenzia le parole e gli stati d’animo dello spogliatoio azzurro dopo la vittoria a Bergamo nel giorno del ritorno di Walter Mazzarri sulla panchina del Napoli.

Un lecito dubbio e una certezza hanno accompagnato il grande ritorno di Walter Mazzarri sulla panchina del Napoli, sabato con l’Atalanta, vittoria per 2-1 e il bacio del principe azzurro georgiano trasmesso in mondovisione. Il dubbio: quante ore avrà dormito, il signor nuovo allenatore, dopo tanta adrenalina ritrovata? La certezza: in tre giorni di lavoro con il gruppo al completo ha già rubato il cuore alla squadra, mica soltanto a Kvara, e poi gli ha restituito l’anima facendo innamorare di nuovo i tifosi. Lo ha svelato la prestazione di Bergamo, al netto di tutti gli aspetti da migliorare o cancellare definitivamente dopo la gestione di Garcia, e poi lo hanno confermato le parole dei giocatori: Di Lorenzo ha detto che ha toccato i tasti giusti e ha restituito serenità; Elmas ha aggiunto che in un amen ha fatto qualcosa d’incredibile; Anguissa è arrivato venerdì dopo due partite (intere) con il Camerun e sabato ha giocato probabilmente la migliore della stagione; e Khvicha ha consacrato l’idillio. Primo comandamento onorato: il gruppo è con Mazzarri.

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