Pavoletti e Cagliari-Frosinone finiscono sul Guardian: «Bello Napoli-Milan, ma vuoi mettere?»
"Pavoletti è un numero 9 operaio che a volte sembra appartenere a un'epoca diversa. Chi meglio di Ranieri per realizzarne i sogni?"

Bello il Napoli, eh. Bello il 2-2 col Milan. Bello lo “scontro vertiginoso e altalenante tra i campioni in carica e gli avversari che sperano di detronizzarli, ma è stato pur sempre solo il secondo miglior ribaltone del weekend di Serie A”. Per cui il Guardian accantona il big match di ieri sera e si lascia trasportare dall’incredibile finale di Cagliari-Frosinone, e dalla favola di Pavoletti. Anche perché di sottofondo c’è il fascino di Claudio Ranieri, mai dimenticato in Inghilterra.
E fu così che a 34 anni, Pavoletti finisce sul Guardian, raccontato da Nicky Bandini come “il simbolo di una squadra che non sa mai quando viene battuta. Ranieri lo ha paragonato domenica all’ex attaccante di Milan, Napoli e Juventus José Altafini. Un confronto volutamente generoso. Altafini ha vinto una Coppa del Mondo con il Brasile, una Coppa dei Campioni e quattro titoli di Serie A nella sua carriera da club. Pavoletti è un numero 9 operaio che a volte sembra appartenere a un’epoca diversa: un centravanti alto e fisico che non ha mai smussato del tutto gli spigoli, producendo alcune stagioni prolifiche ma anche troppe tranquille”.
Pavoletti ha pubblicato una foto di se stesso sorridente su Instagram domenica sera con la didascalia: “Il volto di qualcuno che crede ancora nei sogni”. “Chi meglio di Ranieri – scrive il Guardian – per inseguirli, l’uomo che ha portato il Leicester a uno scudetto impossibile e ha deciso di non lasciare le cose a quel punto?”.
“Meno male che il Cagliari ha Ranieri come allenatore. “Spero sempre in cose impossibili”, avrebbe detto ai giornalisti dopo la partita. “Non devi mai arrenderti; devi combattere fino all’ultimo secondo. Se ti arrendi prima non hai fatto il tuo lavoro”.