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Il presidente della lega calcio israeliana: «Siamo stupiti, la Premier incapace di condannare questi atti»

In una lettera inviata all’ad della Premier: «Non possiamo permettere interpretazioni errate. Questo è l’11 settembre di Israele»

Il presidente della lega calcio israeliana: «Siamo stupiti, la Premier incapace di condannare questi atti»
Israeli army soldiers carry the coffin with the remains of their comrade Noam Elimeleh Rothenberg during his funeral at Mount Herzl Cemetery in Jerusalem on October 10, 2023. Fighting between Israel and Hamas entered fourth day, after the Palestinian militant group launched a massive surprise assault from Gaza that precipitated mass mobilisation on both sides of the Palestinian-Israeli divide. (Photo by Yuri CORTEZ / AFP)

La Premier League si trova esattamente tra l’incudine e il martello, anche e soprattutto per responsabilità sua. Dopo il comunicato in sostegno delle vittime della guerra tra Israele e Hamas, in Palestina, sul pc dell’ad inglese Richard Masters è arrivata una lettera. Il mittente è il presidente della Israel Pro Football Leagues, la lega calcistica israeliana, Erez Halfon.

Halfon si dice “stupito, scioccato e deluso oltre ogni dire” per l’ambiguità della Premier League nella vicenda e  a proposito degli attacchi terroristici che “hanno ucciso oltre 1200 persone e ne hanno ferito oltre 5500 nell’ultima settimana”.

Le parole del presidente della lega israeliana riportate dal Daily Mail. Di seguito alcuni estratti:

Siamo stupiti, scioccati e delusi oltre ogni dire per l’incapacità della Premier League di condannare questi atti. Non si tratta di un conflitto tra due persone. Si tratta di leadership e del mondo in cui vogliamo vivere e crescere i nostri figli.

Il vostro messaggio iniziale era ambiguo e non possiamo permettere alcuna interpretazione errata.
Vorremmo sottolineare che questo è nientemeno che l’11 settembre di Israele.

Molti paesi hanno espresso il loro inequivocabile sostegno allo Stato di Israele. I più grandi monumenti del mondo erano illuminati di blu e bianco o con la bandiera israeliana, tra cui la Casa Bianca, la Torre Eiffel, l’Arco di Tito, 10 Downing St e altri.

La Premier League deve impedire che l’ideologia islamica radicale si espanda e contamini la nostra comunità e il nostro mondo liberi, creativi e diversificati con crimini così spregevoli“.

Questo era il martello a cui è sottoposta la Premier, dall’altro lato l’incudine è rappresentato dalle diverse proprietà arabe dei club inglesi. Quelle stesse proprietà che contribuiscono a mantenere la Premier il campionato più ricco in Europa.

Delle atrocità della guerra ha parlato anche un calciatore spagnolo del Hapoel Tel Aviv a Marca. José Rodriguez: «Ci hanno colto di sorpresa. Israele non sta combattendo contro la Palestina, ma contro il terrorismo»

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