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Farioli è un estimatore di Gattuso: «È stato un campione ma ha continuato a voler imparare, a studiare» (L’Equipe)

Il tecnico del Nizza: «Vorrei trasmettere ai miei giocatori molte cose del Gattuso giocatore e della mentalità che aveva»

Farioli è un estimatore di Gattuso: «È stato un campione ma ha continuato a voler imparare, a studiare» (L’Equipe)
Nice's Italian head coach Francesco Farioli reacts from the sidelines during the French L1 football match between Paris Saint-Germain (PSG) and OGC Nice at The Parc des Princes Stadium in Paris on September 15, 2023. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

L’allenatore del Nizza Farioli è sotto gli occhi di tutti in Francia per i grandi risultati che sta ottenendo con la sua squadra.

L’Equipe ne parla così: A 34 anni, Francesco Farioli è consapevole di essere uno delle curiosità della Ligue 1.

Quattro mesi dopo, l’allenatore si trova alla guida di una squadra che è seconda in classifica della Ligue 1, dopo aver battuto in casa il Paris Saint Germain e il Monaco. La squadra non ha ancora perso una partita e ha subito solo quattro goal. Il tecnico italiano ha spiegato le sue idee di gioco in una lunga intervista. «Non è l’unica squadra che vuole tenere molto la palla e recuperarla molto in avanti. Vogliamo avere il controllo del gioco. Ma non possiamo andare a mille all’ora tutto il tempo, dobbiamo lavorare sulle variazioni di ritmo».

Quando gli è stato chiesto in che modo il suo percorso atipico avesse forgiato il suo particolare tipo di gioco, ha risposto così: «Non ho inventato nulla nel calcio, ma diciamo che essendo stato un giocatore amatoriale fino a 21 anni, il mio percorso mi ha insegnato a interrogarmi sempre e a mettere in discussione anche le cose più sicure. Ho iniziato come allenatore dei portieri e il mondo dei portieri è un mondo di dogmi».

L’allenatore ha dimostrato anche una certa dose di umiltà, quando all’osservazione: “Se il Nizza battesse l’Olimpique Marsiglia sabato, la tua squadra diventerebbe logicamente un candidato ai posti per la Champions League“, ha risposto così:
«Per me non sarebbe logico, sarebbe un rischio. L’11 agosto c’erano dubbi perché ero un allenatore sconosciuto. Se mi considerassi un allenatore che giocherà il titolo, farei un errore colossale. Abbiamo una squadra con alcuni giocatori esperti, ma che ha anche molti giovani che si stanno affermando»

Parlando di Gattuso, Farioli ha detto: «Vorrei trasmettere ai miei giocatori molte cose del Gattuso giocatore e della mentalità che aveva. Ma ciò che è bello di lui è che anche se è stato un campione, ha continuato a voler imparare, a studiare, a far evolvere le sue idee. Basta vedere la sua evoluzione: si è allenato in cinque paesi, ha accettato di mettersi in discussione, di lavorare in Serie C in Italia, poi è tornato alla primavera (squadra giovanile) del Milan. Il suo percorso dice molto sulla sua personalità.»

Quando gli è stato chiesto cosa pensa che Gattuso prenderebbe dalla sua squadra:
«Della mia squadra, sicuramente qualche giocatore. Perché ne abbiamo di molto, molto buoni, per quello che portano al collettivo, ma anche in termini assoluti. Sono sicuro che qualcuno ce lo porterebbe via volentieri».

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